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Fuori non si può andare, causa coprifuoco. Alla televisione scorrono immagini lisergiche: Elio – delle Storie Tese – semitravestito da Little Tony che canta una canzone di Patti Pravo. Insomma, è stato il mio pensiero, forse è ora di stappare qualcosa di forte, cercando però di andare sul sicuro.
Ecco quindi che la scelta per alcolizzare il sabato sera è ricaduta su una bottiglia che custodivo da un anno e mezzo, dalla mia visita al minuscolo e originale pub di Nicola Grande nel centro di Pavia.
Se le altre bottiglie acquistate in quell’occasione sono presto evaporate, la PhilMath era rimasta ben riposta in cantina, un po’ perché quella birra ha caratteristiche di lunga durata, un po’ perché le birre così tanto alcoliche – stiamo parlando del 13,5% (!) mi mettono sempre in soggezione. Ma quando poi Elio si è messo direttamente a duettare con la Patty, non ho più avuto dubbi sul da farsi.
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(franz) Da Baladin, prima o dopo, siamo passati tutti. Tra i grandi pionieri del movimento artigianale italiano, Teo Musso e il suo marchio hanno tracciato anno dopo anno le strade che poi sono state battute da numerosi altri birrai e imprenditori (magari anche da quelli che in prima battuta non hanno lesinato critiche, battutine e invidie nei confronti del “nostro”). Il rapporto con Baladin è quindi centrale anche per il nostro Alessandro che dedica al birrificio di Piozzo uno dei dieci capitoli della sua storia personale all’interno del mondo della birra.
Per chi volesse approfondire, invece, la vicenda di Teo Musso e di Baladin, consigliamo la biografia scritta nel 2013 con Marco Drago. Se CLICCATE QUI la potete acquistare su Amazon (aiutando anche Malto Gradimento che riceve una piccola quota per ogni libro venduto in questo modo).
Episodio 8 di 10 – Baladin
Nel 1989 nasceva il “www”, grazie al genio di Tim Berners Lee che inventò un protocollo per trasmettere i dati digitali attraverso la rete internet. Nel 1989 i dischi erano in vinile e se volevi una copia di un misconosciuto gruppo di Seattle, pubblicato da una misconosciuta casa discografica di Seattle, dovevi aspettare un sacco di tempo. Nel caso di “Bleach” dei Nirvana, la mia attesa durò più di un anno, forse anche quasi due. E inizialmente, non mi piacque neanche un po’… Continua a leggere
La lotta allo spreco alimentare è un tema molto importante, che da queste parti abbiamo sempre a cuore visto che chi scrive gli articoli di Malto Gradimento si è laureato con una tesi su questo argomento, in collaborazione con il Banco Alimentare.
Anche per questo motivo, ci piace segnalare l’ultima invenzione di “A tutto malto”, piccolo ma vivace birrificio artigianale di Gallarate collegato al ristorante Degustibus.
Parliamo di una birra che già dal nome dichiara il proprio programma, la Pancot (pane cotto, in dialetto) che il birraio Gianbattista Galuppi ha prodotto anche attraverso l’utilizzo del pane raffermo. Una materia prima proveniente dal ristorante stesso ma anche da un paio di attività circostanti, sensibilizzate proprio in materia di riduzione delle spreco. Continua a leggere
La Oktoberfest 2021 ci sarà? Purtroppo è presto per dirlo, perché – come sappiamo tutti – la pandemia non è ancora terminata e, tra l’altro, la Germania è alle prese con numeri preoccupanti in questo periodo. Però, dalle parti del Theresienwiese (ovvero la grande area non lontana dal centro di Monaco dove si vengono allestiti la festa e il luna park collegato) non vogliono lasciare nulla di intentato: se ci sarà la possibilità di organizzare la festa, tutto dovrà filare liscio offrire al pubblico un evento simile a quelli degli anni scorsi.
Per questo motivo la macchina organizzativa si è ugualmente messa in moto e in questi giorni, tra le altre cose, ha deliberato la decisione sul poster ufficiale della manifestazione. Non una scelta secondaria visto che si è di fatto dato il via libera a quella che sarà la grafica della festa, utilizzata anche per produrre boccali, magliette e ogni sorta di gadget ufficiale dell’Oktoberfest 2021. L’evento birrario più famoso del mondo è previsto tra il 18 settembre e il 3 ottobre. Continua a leggere
(franz) È capitato a tutti gli amanti di birra imbattersi in un prodotto celebrato che però, al primo assaggio, respinge chi lo prova. Spesso ciò avviene con le sour, dopo di che esistono due strade. Qualcuno non ne vuole più sapere (o per lo meno se ne tiene alla larga), qualcun’altro si innamora perdutamente. Secondo voi, come è andata al nostro AleDiv? Ecco la settima puntata del riassunto birrario dei suoi primi millaanta anni. In fondo all’articolo, il link alle puntate precedenti.
Episodio 7 di 10 – Acido Acida!
Il grande matematico Marcus Du Sautoy, nel libro “Il codice della creatività”, scrive:
«Se non siete preparati a fallire, non vi assumerete quei rischi che vi consentirebbero di trovare una via d’uscita e creare qualcosa di nuovo». Continua a leggere
Covid o non covid, la palma di “Birraio dell’anno” 2020 è stata comunque assegnata dal network Fermento Birra, che non ha voluto – giustamente – interrompere una rassegna tra le più attese del panorama artigianale italiano. Certo, questa volta non è stato possibile organizzare la manifestazione che nelle ultime edizioni aveva richiamato il grande pubblico a Firenze, ma il premio è stato ugualmente consegnato a chi si è dimostrato – a detta di una giuria specializzata – il migliore nell’ultimo anno per qualità e costanza delle proprie birre.
Il nome iscritto nell’albo d’oro è quello di Giovanni Faenza, titolare della sala cottura di Ritual Lab, birrificio romano con sede a Formello che in pochi anni ha letteralmente scalato le gerarchie nazionali insieme ad altri produttori del Lazio (Hilltop, Vento Forte, Eastside i primi che ci vengono in mente), capaci di far parlare di sé tra gli appassionati.
Extraomnes è probabilmente il marchio di birra artigianale della provincia di Varese più noto e bevuto in Italia. Un po’ ovunque prodotti come la Zest, la Blond, la Tripel o la natalizia Kerst hanno fatto breccia nel cuore degli appassionati che però fino a ora non avevano avuto l’occasione di provare una birra conosciuta prevalentemente per chi frequenta il locale direttamente collegato alla azienda di Marnate, ovvero l’Extraomnes Bier&Cibo di Castellanza.
La 42 dB – poi vi parliamo del nome – è infatti una birra creata appositamente per il bancone del pub castellanzese, in particolare per chi deve consumare un pasto o fare una pausa ma senza il rischio di “ripercussioni” alcoliche nel corso della giornata o della serata. Per questo, la bassa gradazione alcolica della 42 dB ha avuto successo tra gli avventori del locale e, visto che quest’ultimo continua a rimanere chiuso a causa delle restrizioni in atto, l’azienda ha deciso di confezionare la birra nelle lattine e metterla a disposizione (attraverso il proprio shop online e i distributori) a tutto il pubblico di appassionati. Continua a leggere
La birra è una bevanda tradizionalmente legata alle ricorrenze del calendario, basti pensare alle produzioni invernali-natalizie, o a quelle legate alle grandi feste dell’autunno tedesco. Mancava, forse (il dubbio è d’obbligo per una bevanda prodotta su scala mondiale) una specialità apposita per il 14 febbraio, San Valentino, una lacuna che sarà colmata quest’anno dall’ultima produzione di Birra OV (OV sta per Orso Verde, se non vi siete ancora abituati al recente cambio di denominazione).
Il birrificio di Busto Arsizio ha infatti appena annunciato la nascita della “Fever”, una IPA in stile West Coast – degli Stati Uniti, lo diciamo per i meno appassionati – realizzata con la tecnica del double dry hopping (è la sigla DDH che trovate in etichetta) ed espressamente dedicata alla festa degli innamorati. Continua a leggere
Uno dei grandi punti di riferimento online per gli appassionati italiani – e non solo – di birra artigianale chiude i battenti. Un lungo e dettagliato post pubblicato questa mattina (mercoledì 13 gennaio), annuncia la fine delle pubblicazioni di “Unabirraalgiorno”, il validissimo blog curato da Davide Salsi che da una dozzina di anni proponeva ai lettori le proprie recensioni/degustazioni completate da interessanti note storiche sul birrificio e sulla stessa birra presa in esame. CLICCA QUI per il post di commiato di UBAG
Per quanto mi riguarda – parlo in prima persona, per una volta – “Unabirraalgiorno” è (insieme a “Cronache di birra” di Andrea Turco sul versante delle notizie) uno dei due capisaldi ai quali si ispira anche Malto Gradimento; per la precisione il blog di Davide (che non ho ancora conosciuto di persona) è sempre stato l’esempio per come condurre e scrivere una degustazione. E quindi, anche per me, la chiusura di UBAG equivale alla perdita di un luogo fondamentale di confronto e di conoscenza.