Mandateci le vostre foto dal Varese Beer Festival che non c’è!

Il festival che non c’è sarebbe dovuto iniziare oggi, venerdì 29 maggio, alle ore 18 in punto, più o meno quando ci siamo messi a scrivere questo articolo. Il festival che non c’è ha alle spalle già tre edizioni: due primaverili e anche una autunnale. Il festival che non c’è era a grandi linee già delineato, perché dopo le classiche riunioni erano già state prese alcune decisioni, stilata la lista dei birrifici partecipanti, ipotizzate soluzioni per la cucina e via discorrendo.

Il festival che non c’è è – lo avrete capito – il Varese Beer Festival, l’evento nato nel 2018 grazie all’impegno della Cooperativa Mondovisione (la stessa che organizza, tra gli altri, il Brianza Beer Festival), di Malto Gradimento e di altre figure che hanno supportato e co-organizzato le varie edizioni (pensiamo per esempio al gruppo di NeverWasRadio).  Continua a leggere

“Caso Navigli”, PicoBrew si difende: “Abbiamo rispettato le norme”

Gli assembramenti creatisi ieri – giovedì 7 maggio – sui Navigli di Milano, tradizionale luogo di appuntamenti e movida, hanno causato parecchio malcontento tra tanta gente che, ancora rispettosa delle regole dovute all’epidemia, si è arrabbiata nel vedere gruppi di persone a distanza ravvicinata e con poche protezioni godersi uno spicchio di primavera. Magari con una bella birra in mano, magari con una birra buona in mano, visto che fotografie e video diffusi dai principali media nazionali hanno più volte inquadrato anche il celebre – nel mondo craft – “pub itinerante” di Pico Brew, birrificio che ha sede proprio a Milano e che da anni ha scelto di girare con un carretto a pedali per vendere le proprie birre (ovviamente con regolari licenze).

La presenza di Pico Brew ha creato un certo dibattito sui social, tanto da costringere il birrificio a una replica ufficiale, pubblicata sul proprio profilo Facebook per spiegare l’accaduto e per ribadire la propria attenzione alle norme in vigore in questi giorni. Mentre il sindaco Beppe Sala ha minacciato la chiusura del’area se la situazione si dovesse ripetere (QUI l’articolo di VareseNews), noi vi proponiamo alcuni dei passaggi più importanti redatti dall’azienda milanese.

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Giù i boccali: l’Oktoberfest 2020 non ci sarà

Covid-19 ferma anche la più grande festa della birra al mondo, l’Oktoberfest di Monaco di Baviera. La notizia era tutto sommato prevedibile visto che l’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus è ancora in corso e che la manifestazione – un gigantesco assembramento con circa 7 milioni di partecipanti nel giro di meno di 20 giorni – non è certo la più semplice da gestire in presenza di un pericolo di questo genere.

Il direttore della Wiesn, Clemens Baumgaertner, aveva spiegato pochi giorni fa che gli organizzatori si sarebbero presi tutto il tempo necessario per la decisione finale ma che avrebbero rispettato le direttive sanitarie federali, statali e cittadine. E proprio il presidente del Land bavarese Markus Soeder e il sindaco di Monaco, Dieter Reiter, hanno annunciato il doloroso stop alla festa per quest’anno. Continua a leggere

Birre artigianali a domicilio, i servizi attivi nel Varesotto

Articolo aggiornato alle 18,30 di giovedì 23 aprile
(aggiunti tre nuovi servizi e riorganizzato l’elenco: dopo Varese città trovate in ordine alfabetico le località dove hanno sede i venditori. In fondo, i servizi di e-commerce tradizionali)

All’inizio dell’emergenza coronavirus – a proposito: state tutti bene? – pubblicammo su Malto Gradimento le decisioni dei gestori di locali e pub che – a Varese e provincia – trattano di birra artigianale. Allora segnalammo i luoghi rimasti aperti al pubblico e gli orari e le restrizioni da rispettare. Ora che le normative si sono ulteriormente ristrette, l’ultima “mossa” possibile è quella della consegna a domicilio (mi raccomando: prendendo tutte tutte tutte le precauzioni necessarie). Ecco dunque le segnalazioni che abbiamo raccolto. Vi ricordiamo anche che su VareseNews è attiva una mappa interattiva dedicata a tutte le categorie merceologiche che effettuano il servizio a casa: la trovate CLICCANDO QUI.

Veniamo quindi alla birra artigianale: cercheremo di aggiornare quotidianamente l’elenco ma abbiamo bisogno della vostra collaborazione. Segnalateci le iniziative in corso a maltogradimento@gmail.com o attraverso la messaggistica della nostra pagina Facebook ufficiale.

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Nel 2020 non ci sarà il Varese Beer Festival

La macchina organizzativa era già avviata da tempo, l’elenco dei birrifici partecipanti era praticamente pronto (con qualche soluzione nuova, rispetto al passato) ed era gelosamente custodito nelle nostre tasche. C’era già anche una bella fetta del programma di intrattenimento musicale mentre andavano solo definiti alcuni dettagli riguardanti l’area gastronomica.

Insomma, il Varese Beer Festival era in rampa di lancio, ma oggi purtroppo siamo costretti a interrompere il conto alla rovescia (l’appuntamento sarebbe stato per fine maggio) e annunciare la cancellazione – a causa di Covid-19 – del grande evento della Schiranna dedicato alla birra artigianale.

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“Vetra” e “The Wall”: birre e beneficenza per combattere il coronavirus

Nei giorni scorsi abbiamo iniziato ad aggiornare con costanza un articolo del blog nel quale sono indicati i servizi di consegna di birre artigianali a domicilio in provincia di Varese. Un elenco che con il tempo si è allungato e che, crediamo, è già stato utile per diversi appassionati che in questo modo possono ricevere a casa le bottiglie giuste per affrontare questo periodo di quarantena forzata a causa del coronavirus.

Nell’aggiungere nomi all’elenco, ci siamo imbattuti anche in due iniziative particolari che meritano di ricevere un’evidenza speciale, quelle imbastite da Vetra – il giovane ma quotato birrificio con stabilimento a Caronno Pertusella – e da The Wall, l’azienda che ha sede a Venegono Inferiore e che molti nostri lettori conoscono a fondo visto che per diversi anni la struttura ha collaborato per il Concorso Malto Gradimento. Continua a leggere

Orari speciali e consegne a casa: quelli che “dribblano” il coronavirus

AGGIORNAMENTO del 27 febbraio – La parziale variazione delle disposizioni regionali ha permesso a molti locali di riaprire i battenti seppure con limitazioni legate, soprattutto, alla necessità di servire al tavolo i clienti. Il nostro consiglio, se volete bere artigianali nel Varesotto, è quello di dare un’occhiata alle pagine Facebook dei vari locali. In media, comunque, il servizio è ripreso quasi ovunque. Grazie

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Il caso limite e anche il più divertente è stato quello di un pub di Lecco, il “Shamrock Irish Pub”, che ha deciso di affrontare la situazione legata al coronavirus con un escamotage favoloso: alzare la saracinesca per un solo minuto al giorno – tra le 17,59 e le 18 – così da non interrompere la lunghissima “striscia” di aperture che sfiora i 2.200 giorni consecutivi, Natali, Capodanni e Ferragosti compresi.

I ragazzi dello “Shamrock” e la loro decisione goliardica (poi in parte “rientrata”, perché il pub potrà lavorare ugualmente dal lato ristorante) però sono solo un esempio di quello che i gestori di pub stanno mettendo in atto per fronteggiare le ordinanze emesse dalle autorità per contrastare il diffondersi dell’epidemia. L’attuale regolamentazione regionale prevede che bar, pub e birrerie non possano restare aperti dopo le ore 18, mentre la normativa non tocca i ristoranti che per il momento mantengono gli orari tradizionali.

AVVISO: se altri locali che trattano principalmente la birra artigianale devono comunicare qualche variazione, lo possono fare scrivendo a maltogradimento@gmail.com. Cercheremo di aggiornare l’articolo di continuo. Continua a leggere