Un giorno nella Smart City dei Pronipoti – Terza parte

Vent’anni fa si credeva che oggi ci sarebbero state le automobili volanti.
Dieci anni fa si credeva che oggi avremmo camminato per strada tra cloni e androidi.
Ma il mondo in cui viviamo oggi è molto diverso, perlomeno da come ce lo saremmo aspettato. Infatti, non è cambiato nulla. Proprio oggi, giorno di nascita dell’erede al trono di Inghilterra, ci si ferma a celebrare (anche se in chiave moderna) i riti monarchici inglesi, vecchi di un migliaio di anni, in cui si festeggia l’arrivo di un nuovo erede. La città e la società però sono cambiate. Quello che segue è un mini racconto a puntate di Giulia Pozzi che ci racconta, in chiave futuristica, come la città può essere vissuta ogni giorno, con strumenti e servizi che in realtà sono già disponibili. – ventuno

di Giulia Pozzi

[Continua dalla seconda parte]

“No Sig. Spacely, non mi fermo all’aperitivo. Torno a casa: Elroy ha il contest di scienze. Devo fare il bravo papà questa sera!”. “Va bene George. Per questa volta è scusato. Ottimo meeting. Ci vediamo lunedì nel mio ufficio per il debriefing”. “A lunedì Sig. Spacely, buon weekend”. Come sempre, una folle corsa: George salutò in fretta i colleghi e si fiondò alla fermata dell’autobus. “Ma quando arriva?”. L’occhio gli cadde sulla palina della fermata, dove un adesivo gli consigliava di avvicinare il cellulare NFC per avere informazioni. Letto, fatto. George avvicinò lo smartphone all’adesivo e si ritrovò sullo schermo l’orario dei bus che viaggiavano su quella linea.  “Come tra 25 minuti???”. Avendo quasi perso ogni speranza di arrivare in tempo al contest di scienze, George non poté fare a meno di cliccare quel Cosa c’è attorno pulsante che compariva in basso sullo schermo, subito sotto agli orari. Lo Smartphone indirizzo l’attenzione di George su una pagina ricca di bonus e sconti dei negozi che si trovavano nei centri della fermata. “10% di sconto a “ioGioco” … forse Elroy mi perdonerà se non mi presento a mani vuote”. Il negozio era subito dietro l’angolo. George comprò un trenino elettrico, sapendo che tanto piacevano ad Elroy. Prese il pullman, il treno e poi di nuovo il pullman con i biglietti comprati in mattinata e tutto filò liscio anche al momento del controllo visivo del biglietto direttamente dal cellulare. Il contest era già iniziato quando George arrivò. Giusto in tempo per vedere Elroy essere premiato con il primo posto al contest di scienze.

[Fine]

Quanto è reale la città dei Pronipoti? Potrebbe essere la nostra?
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Giulia Pozzi, ingegnere gestionale, si occupa di trasferimento tecnologico a imprese e persone, lavorando su smartcity e RFId, dopo aver passato un anno in consulenza come project manager. Sta conseguendo un dottorato di ricerca e si diletta, quando riesce, a fare la docente. Se di solito non ha problemi a scrivere degli altri, non chiedetele di scrivere due righe su stessa che entra in crisi.