Don Giuseppe Noli: “Ecco come sono arrivato ad Haiti”

«È come un matrimonio, si sceglie una persona con cui si pensa di poter vivere una vita insieme. Su diversi paesi la scelta è caduta su Haiti». Don Giuseppe Noli, l’ex parroco di Abbiate Guazzone, racconta come è nata la sua passione per la vita missionaria, da Huacho in Perù fino all’ultima esperienza che da dieci anno lo vede nella parrocchia di Mare Rouge, ad Haiti.
Don Noli, in questo stralcio di intervista, racconta anche quello che provò quando il vescovo gli diede il progetto per la nuova chiesa: «Da due anni mancava il parroco a Mare Rouge, mi hanno messo in mano il progetto della chiesa perché la comunità era cresciuta così tanto che non c’è era più spazio. Davanti a una cosa del genere sono rimasto sconvolto, non mi sentivo in grado di fare una spesa così grande. All’inizio dissi di no, ma con il passare del tempo, grazie all’intervento di amici venuti dall’Italia, siamo arrivati a utilizzare la chiesa nuova».
Di seguito lo stralcio dell’intervista:

5 pensieri su “Don Giuseppe Noli: “Ecco come sono arrivato ad Haiti”

  1. sono veramente contento di poter lasciare qui il mio grazie per averti incontrato, caro don giuseppe, nel mio cammino. Con la mia famiglia ti siamo molto grati per la tua meravigliosa testimonianza. Io, Luigi, ricordo con tanta nostalgia quando sono stato tuo ospite a Huacho, in Perù durante un mese. Vivendo in un luogo di missione con te ho potuto comprendere meglio l’opera dei sacerdoti “fidei donum”. Anche ad Huacho hai costruito la chiesa di “pietra”, ma soprattutto una bella comunità di anime. Grazie per la tua gioiosa e sempre viva missionarietà. Ti siamo sempre vicini con la nostra preghiera.

  2. Carissimo Don Giuseppe,
    sono in Italia ormai da 40 anni, ormai sono una vecchia italiana con nel cuore la mia dolcissima isola Hiti con i suoi mille problemi di tutti i giorni.
    Voglio ringraziarla per quello che ha fatto od ha cercato di fare li
    Grazie per il suo grande cuore.
    Grazie
    Mikaele

  3. Un grande Uomo con U maiuscola…….un amico ….un padre.. un grande tifoso del Torino e del Varese, un amico dei detenuti… .un esempio di vita….sono cresciuta con la sua presenza negli anni della adolescenza, mi ha preparato al matrimonio e l’ha celebrato….una persona che avrei voluto avere vicino nei tanti momenti di difficoltà della mia vita…ma lui ha era già lontano ad aiutare i poveri….le sue parole di conforto negli scritti che mi mandava mi davano sempre una carica per ricominciare…..vederlo in questo video mi commuove e mi fa sorridere come ha sempre saputo fare con la sua grande voglia di fare!!!!! Tvb Don Giuseppe.
    continua la tua grande missione come hai sempre fatto…..
    sei un grande.
    Laura

  4. Don Giuseppe è sempre “il don Giuseppe” ,il grande ” don” dell’oratorio di tutti.

  5. L ho conosciuto molti anni fa in un paesino del varesotto, Abbiate Guazzone.
    Mi ero appena trasferito da Milano, e lui mi ha aiutato a capire e successivamente ad aiutare i “BULLI” che ai tempi creavano non pochi problemi in paese. I suoi metodi persuasivi erano gia avanti di 30 anni…ero giovane ed ero felicissimo di essere amico di una tale persona, ora ho 50 anni e sono onorato di averlo conosciuto e camminato un po con lui. Mentre scrivo mi emoziono perche’ vederlo ancora ATTIVO NELLA VITA mi da una immensa FELICITA’.

    maurizio trevisan

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