«I giornalisti che vengono qui pensano che Haiti sia solo la capitale». Sono parole di Etilius, l’uomo che l’altro giorno ci ha accompagnato in auto all’aeroporto per tornare in Italia. Riesco a scrivere dopo tre giorni di viaggio. Per raccontare quanto visto proprio in capitale.
Infatti, prima di prendere l’aereo, Etilius ha portato me e gli altri volontari a fare un giro in capitale, a Pourt-au-Prince, sottolineando che «non è molto sicuro andare in giro da solo per un uomo bianco».
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Come imparare un lavoro senza dover pagare i “boss”
Anche la formazione lavoro è un progetto che sta crescendo a Mare Rouge. È gestito dalla Parrocchia Sant’Anna ed è stato avviato circa un anno fa. I giovani non devono più pagare per avere lavoro e ricevono un piccolo stipendio dalla Parrocchia. Oggi il progetto segue circa 40 ragazzi che altrimenti starebbero tutto il giorno a far niente. Non è una semplice formazione. Per comprenderlo bisogna capire come funziona ad Haiti il lavoro per i giovani: se un ragazzo vuole imparare la professione (muratore, falegname, etc) deve andare da un “boss”, come vengono chiamati i titolari, e chiedere di imparare il mestiere. Questo però costa e il ragazzo: per imparare, deve pagare il boss. Continua a leggere
Il tempo ad Haiti non è lo stesso che in Italia
Il tempo ad Haiti non è lo stesso che in Italia. Me lo avevano detto in tanti prima di partire, ma non riuscivo fino in fondo a capire cosa si intendesse. Dopo due settimane su questa parte dell’isola si può dire tranquillamente che è vero: il tempo come lo vivono qui non è uguale al nostro. La giornata è più lunga, ma è anche più dilatata. Nessuno è mai puntuale: o è in anticipo di un’ora, o si è in ritardo. Continua a leggere
“La luce è troppo forte. Anche un paio di occhiali può cambiare la vita”
James ha quattro anni, non vedeva quasi nulla. Oggi ha ritirato i suoi primi occhiali. È una delle oltre 600 persone che sono state visitate da Alessio, ragazzo varesino di 26 anni, ottico di professione, presente in questi giorni a Mare Rouge insieme agli altri volontari legati a don Giuseppe Noli e don Mauro Brescianini. Non è la prima volta che viene ad Haiti, vi era già stato quasi tre settimane nella scorsa primavera avviando così un progetto di visite ottiche.
In questi giorni ha consegnato tutti i gli occhiali preparati in Italia nei mesi scorsi, sulla base delle visite effettuate. 648 per la precisione. James era uno dei bambini visitati, gli mancavano circa 9 diottrie, ma non si è presentato in ambulatorio per ritirare gli occhiali. Sono stati rintracciati i genitori e oggi è venuto a prenderli. Continua a leggere
Il “miracolo” dell’acqua potabile che va in salita
Una grande opera è un servizio che cambia la vita delle persone. È quello che è accaduto a Mare Rouge esattamente un anno fa, quando è stato aperto l’acquedotto che oggi fornisce l’acqua potabile a circa 16mila persone, in quattro diversi punti di distribuzione (di cui ho scritto l’altro giorno).
Questa mattina sono andato con Leon Nocles, l’ingegnere di Mare Rouge che ha coordinato i lavori, alla scoperta di questa “grande opera”, dalla fonte fino al punto di raccolta in centro al paese. La sorgente si trova a 1,3 chilometri dal centro, con un dislivello di 200 metri. «Mentre si lavorava a stendere i tubi che dovevano portare in alto l’acqua – racconta Leon -, la gente del posto ci prendeva anche in giro. Dicevano che l’acqua non può andare in alto, ma solo in basso. Sostenevano che eravamo matti».
Markson non camminava da 5 mesi. Fino ad oggi
Markson ha 18 anni e non camminava da cinque mesi. Fino a oggi.
Ma andiamo con ordine. È stato visitato la settimana scorsa da Stefania, la volontaria varesina che sta facendo in questi giorni il medico generico qui a Mare Rouge. Ipotizzando una neuropatia infettivo-infiammatoria gli ha dato del cortisone e un antibiotico. Markson e la sua situazione sono quindi diventati una preoccupazione di tutti: ogni sera in casa parrocchiale ci si scambia informazioni sulla sua situazione, in base a chi lo aveva visto. Continua a leggere
Da ottobre una nuova scuola: “Avevamo anche 100 bambini per classe”
Anche la scuola statale di Mare Rouge si sta rifacendo ex novo. I lavori sono in corso e ho incontrato il direttore della struttura, Cirius Lucien. In passato anche la “scuola nazionale”, così chiamata quella pubblica, ha collaborato con la Parrocchia di Sant’Anna, gestita da don Giuseppe e Don Mauro, tanto che il finanziamento arrivato negli anni dal comune di Tradate (Varese) ha permesso di costruire qui quattro nuove aule scolastiche. Continua a leggere
Da Tradate ad Haiti: quattro aule e una cucina
Cosa unisce il comune di Tradate (Varese) ad Haiti? Oltre ai volontari preseti in questi giorni c’è anche un dono economico che si protrae da tempo: ogni anno l’amministrazione comunale tradatese dona un euro per abitante alla parrocchia di Sant’Anna a Mare Rouge. Il motivo è che vi operano don Giuseppe Noli e don Mauro Brescianini, che per anni hanno entrambi prestato servizio ad Abbiate Guazzone, frazione di Tradate. Come sono stati utilizzati nel tempo questi soldi? Continua a leggere
“Non venite qui per aiutare, ma per inserirvi”
«Ma secondo te perché si è qua? Cosa si sta facendo?». «Si sta aiutando». «No, ci si sta inserendo, non si deve aiutare. Ci si deve inserire, dare quello che abbiamo e offrire quindi la possibilità a queste persone di risollevarsi da sole». È soltanto una parte di una lunga chiacchierata notturna con don Giuseppe Noli, ormai da dieci anni a Mare Rouge. L’uomo che ha dato il via a questo incontro di comunità tra Abbiate Guazzone e Haiti. Continua a leggere
In coda per l’acqua potabile, tutti i giorni
L’attività quotidiana principale a Mare Rouge è andare a prendere l’acqua potabile. E per evitare inutili liti e discussioni il comitato che gestisce la distribuzione ha dovuto organizzare orari e controlli.
Nelle case non ci sono rubinetti, ma solo tanche e secchi, più o meno grandi. È acqua che viene usata solo per bere o preparare da mangiare. Continua a leggere