FOTO – Haiti, la capitale tra caos e spazzatura ovunque

La spazzatura rovesciata per strada

La spazzatura rovesciata per strada

«I giornalisti che vengono qui pensano che Haiti sia solo la capitale». Sono parole di Etilius, l’uomo che l’altro giorno ci ha accompagnato in auto all’aeroporto per tornare in Italia. Riesco a scrivere dopo tre giorni di viaggio. Per raccontare quanto visto proprio in capitale.
Infatti, prima di prendere l’aereo, Etilius ha portato me e gli altri volontari a fare un giro in capitale, a Pourt-au-Prince, sottolineando che «non è molto sicuro andare in giro da solo per un uomo bianco».

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Come imparare un lavoro senza dover pagare i “boss”

IMG_5828Anche la formazione lavoro è un progetto che sta crescendo a Mare Rouge. È gestito dalla Parrocchia Sant’Anna ed è stato avviato circa un anno fa. I giovani non devono più pagare per avere lavoro e ricevono un piccolo stipendio dalla Parrocchia. Oggi il progetto segue circa 40 ragazzi che altrimenti starebbero tutto il giorno a far niente. Non è una semplice formazione. Per comprenderlo bisogna capire come funziona ad Haiti il lavoro per i giovani: se un ragazzo vuole imparare la professione (muratore, falegname, etc) deve andare da un “boss”, come vengono chiamati i titolari, e chiedere di imparare il mestiere. Questo però costa e il ragazzo: per imparare, deve pagare il boss. Continua a leggere

Il tempo ad Haiti non è lo stesso che in Italia

IMG_5870Il tempo ad Haiti non è lo stesso che in Italia. Me lo avevano detto in tanti prima di partire, ma non riuscivo fino in fondo a capire cosa si intendesse. Dopo due settimane su questa parte dell’isola si può dire tranquillamente che è vero: il tempo come lo vivono qui non è uguale al nostro. La giornata è più lunga, ma è anche più dilatata. Nessuno è mai puntuale: o è in anticipo di un’ora, o si è in ritardo. Continua a leggere

“La luce è troppo forte. Anche un paio di occhiali può cambiare la vita”

alessioJames ha quattro anni, non vedeva quasi nulla. Oggi ha ritirato i suoi primi occhiali. È una delle oltre 600 persone che sono state visitate da Alessio, ragazzo varesino di 26 anni, ottico di professione, presente in questi giorni a Mare Rouge insieme agli altri volontari legati a don Giuseppe Noli e don Mauro Brescianini. Non è la prima volta che viene ad Haiti, vi era già stato quasi tre settimane nella scorsa primavera avviando così un progetto di visite ottiche.
In questi giorni ha consegnato tutti i gli occhiali preparati in Italia nei mesi scorsi, sulla base delle visite effettuate. 648 per la precisione. James era uno dei bambini visitati, gli mancavano circa 9 diottrie, ma non si è presentato in ambulatorio per ritirare gli occhiali. Sono stati rintracciati i genitori e oggi è venuto a prenderli. Continua a leggere

Il “miracolo” dell’acqua potabile che va in salita

IMG_5934Una grande opera è un servizio che cambia la vita delle persone. È quello che è accaduto a Mare Rouge esattamente un anno fa, quando è stato aperto l’acquedotto che oggi fornisce l’acqua potabile a circa 16mila persone, in quattro diversi punti di distribuzione (di cui ho scritto l’altro giorno).
Questa mattina sono andato con Leon Nocles, l’ingegnere di Mare Rouge che ha coordinato i lavori, alla scoperta di questa “grande opera”, dalla fonte fino al punto di raccolta in centro al paese. La sorgente si trova a 1,3 chilometri dal centro, con un dislivello di 200 metri. «Mentre si lavorava a stendere i tubi che dovevano portare in alto l’acqua – racconta Leon -, la gente del posto ci prendeva anche in giro. Dicevano che l’acqua non può andare in alto, ma solo in basso. Sostenevano che eravamo matti».

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Markson non camminava da 5 mesi. Fino ad oggi

IMG_6004Markson ha 18 anni e non camminava da cinque mesi. Fino a oggi.
Ma andiamo con ordine. È stato visitato la settimana scorsa da Stefania, la volontaria varesina che sta facendo in questi giorni il medico generico qui a Mare Rouge. Ipotizzando una neuropatia infettivo-infiammatoria gli ha dato del cortisone e un antibiotico. Markson e la sua situazione sono quindi diventati una preoccupazione di tutti: ogni sera in casa parrocchiale ci si scambia informazioni sulla sua situazione, in base a chi lo aveva visto. Continua a leggere

Da ottobre una nuova scuola: “Avevamo anche 100 bambini per classe”

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Anche la scuola statale di Mare Rouge si sta rifacendo ex novo. I lavori sono in corso e ho incontrato il direttore della struttura, Cirius Lucien. In passato anche la “scuola nazionale”, così chiamata quella pubblica, ha collaborato con la Parrocchia di Sant’Anna, gestita da don Giuseppe e Don Mauro, tanto che il finanziamento arrivato negli anni dal comune di Tradate (Varese) ha permesso di costruire qui quattro nuove aule scolastiche. Continua a leggere

Da Tradate ad Haiti: quattro aule e una cucina

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Le quattro classi della scuola nazionale costruite con il contributo del comune di Tradate

Cosa unisce il comune di Tradate (Varese) ad Haiti? Oltre ai volontari preseti in questi giorni c’è anche un dono economico che si protrae da tempo: ogni anno l’amministrazione comunale tradatese dona un euro per abitante alla parrocchia di Sant’Anna a Mare Rouge. Il motivo è che vi operano don Giuseppe Noli e don Mauro Brescianini, che per anni hanno entrambi prestato servizio ad Abbiate Guazzone, frazione di Tradate. Come sono stati utilizzati nel tempo questi soldi? Continua a leggere

“Non venite qui per aiutare, ma per inserirvi”

IMG_3992«Ma secondo te perché si è qua? Cosa si sta facendo?». «Si sta aiutando». «No, ci si sta inserendo, non si deve aiutare. Ci si deve inserire, dare quello che abbiamo e offrire quindi la possibilità a queste persone di risollevarsi da sole». È soltanto una parte di una lunga chiacchierata notturna con don Giuseppe Noli, ormai da dieci anni a Mare Rouge. L’uomo che ha dato il via a questo incontro di comunità tra Abbiate Guazzone e Haiti. Continua a leggere

In coda per l’acqua potabile, tutti i giorni

IMG_4125L’attività quotidiana principale a Mare Rouge è andare a prendere l’acqua potabile. E per evitare inutili liti e discussioni il comitato che gestisce la distribuzione ha dovuto organizzare orari e controlli. 
Nelle case non ci sono rubinetti, ma solo tanche e secchi, più o meno grandi. È acqua che viene usata solo per bere o preparare da mangiare.  Continua a leggere