Markson ha 18 anni e non camminava da cinque mesi. Fino a oggi.
Ma andiamo con ordine. È stato visitato la settimana scorsa da Stefania, la volontaria varesina che sta facendo in questi giorni il medico generico qui a Mare Rouge. Ipotizzando una neuropatia infettivo-infiammatoria gli ha dato del cortisone e un antibiotico. Markson e la sua situazione sono quindi diventati una preoccupazione di tutti: ogni sera in casa parrocchiale ci si scambia informazioni sulla sua situazione, in base a chi lo aveva visto. Continua a leggere
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FOTO – L’ospedale di Jean Rabel
Jeanel ha 31 anni, è venuto in ambulatorio questa mattina a Mare Rouge (Haiti). Deve farsi curare in ospedale, ma deve farsi ore di cammino e soprattutto pagarsi le cure in una struttura che non ha nemmeno la corrente per tutto il giorno. In queste foto le immagini dell’ospedale di Jean Rabel, che ho visitato questa mattina, immagini di una struttura in pessime condizioni, ma che, per la situazione della zona, è il meglio che si può ottenere. Continua a leggere
Un ospedale per 250mila persone, con corrente per mezza giornata
Può esistere un ospedale con la correte elettrica per mezza giornata e senza il macchinario per fare le radiografie? Sì ed è operativo a Jean Ravel (Haiti), un comune a un’ora di Jeep da Mare Rouge. Ci sono andato questa mattina accompagnato da Madda, l’aiutante della parrocchia che si occupa dei disabili. Mi ha fatto conoscere il direttore dell’ospedale, Blanchè, e insieme abbiamo fatto una visita della struttura. Con gli occhi di un europeo la situazione è drammatica per diversi motivi: è l’unico ospedale di tutto il nord-ovest di Haiti, serve 250mila abitanti, non ha alcun sostegno economico dallo Stato e i pazienti devono pagarsi le cure. Sottolineo, con gli occhi di un europeo è una situazione drammatica, ma la gente del posto ringrazia di avere un ospedale, anche se per raggiungerlo ci vogliono ore di cammino. Continua a leggere
VIDEO – Il primo giorno in ambulatorio
Il primo giorno in ambulatorio non è stato sicuramente semplice. Molte le difficoltà incontrate. In questo video mi mostriamo come si è svolta la giornata, con il primo paziente che aveva dato da bere alla madre una pozione fatta con una pianta della zona. Situazione che non ha migliorato le condizioni della donna. Il medico varesino, Stefania Falcone, traccia poi un bilancio della giornata.
Una giornata tra i malati: “È come mettere una pezza momentanea”
Una giornata tra i malati, lunga e difficile. È lunedì ed è ricominciata l’attività del paese dopo la breve pausa festosa di domenica mattina. Anche i volontari fanno ripartire le attività nel loro ambito di competenza. Oggi ho “seguito” Stefania Falcone, 28enne originaria di Salerno che vive a Tradate da dieci anni. Lavora come cardiologia all’ospedale di Circolo di Varese e ha scelto di utilizzare le sue ferie per fare il medico generico a Mare Rouge. Domenica mattina, durante la messa è stata annunciata l’apertura del “dispensario”, una sorta di ambulatorio per le visite ai malati, grazie alla presenza di Stefania. Una struttura situata a mezz’ora di cammino dal centro. Ci si impiega anche molto di più dalle altre frazioni del paese. Continua a leggere