Dall’Italia per un oratorio estivo coi bambini di Haiti

IMG_8686Nelle strade di Mare Rouge per due settimane d’agosto si è svolto un singolare oratorio estivo, svolto da cinque ragazzi del Centro Sportivo Italiano (CSI). I cinque fanno parte di un gruppo di 50 per il progetto CSI per Haiti. In tanti sono rimasti nella capitale, ma cinque di loro sono andati nella parrocchia di Mare Rouge, dove operano don Mauro Brescanini, ex parroco di Abbiate Guazzone, Don Claudio Mainini e Don Levi Spadotto di Arcisate. Continua a leggere

Giornalismo nel cestino, i volti del volontariato

Un altro spazio senza foto, volutamente. Ma questa volta senza volti e senza nomi. Chiamiamolo “chiacchere invisibili”. Sono quelle raccolte in questi giorni tra i volontari che stanno facendo questo grande lavoro di “inserimento” nel territorio, come lo chiama don Giuseppe. Non un aiuto, sottolinea lui, ma una immedesimazione con la popolazione, perché cresca da sola, accompagnata, ma forte. Sono volontari che non vogliono apparire, non rilasciano dichiarazioni ufficiali al giornalista che si è intromesso a far vedere il loro lavoro. Chi lo ha fatto si è sentito costretto e comunque ha accettato malvolentieri, più per amicizia che per altro. Continua a leggere

Come imparare un lavoro senza dover pagare i “boss”

IMG_5828Anche la formazione lavoro è un progetto che sta crescendo a Mare Rouge. È gestito dalla Parrocchia Sant’Anna ed è stato avviato circa un anno fa. I giovani non devono più pagare per avere lavoro e ricevono un piccolo stipendio dalla Parrocchia. Oggi il progetto segue circa 40 ragazzi che altrimenti starebbero tutto il giorno a far niente. Non è una semplice formazione. Per comprenderlo bisogna capire come funziona ad Haiti il lavoro per i giovani: se un ragazzo vuole imparare la professione (muratore, falegname, etc) deve andare da un “boss”, come vengono chiamati i titolari, e chiedere di imparare il mestiere. Questo però costa e il ragazzo: per imparare, deve pagare il boss. Continua a leggere

Haiti all’alba, alla scoperta di Kot de Fer

IMG_5296Vedere l’isola di Haiti all’alba è una contraddizione unica: un panorama stupendo, sorrisi da parte di tutti, tra capanne, piedi nudi, muli, bambini e donne con le taniche per l’acqua. Avevo appuntamento con don Giuseppe alle 6 del mattino. Doveva andare a dire messa a Kot de Fer, una frazione di Mare Rouge a circa mezz’ora di jeep dal centro del
paese. La messa era alle 7.30 e pensavo che il don si dovesse preparare per tempo.

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Kendy e Melità, due vite unite dalla disabilità

IMG_4928Un duro impatto con la disabilità, non solo fisica o mentale, ma soprattutto sociale. Con quella parte di Haiti che fino a qualche tempo fa veniva considerata fatta di “segnati”, persone nate con una colpa che il destino aveva reso troppo evidente. Per questo la madre di Kendy ha abbandonato il figlio nove anni fa, appena nato. Oggi è un bambino assistito giorno e notte da Melità, donna che ha ormai completamente dedicato la vita a questo bambino. Siamo andati a trovarli oggi pomeriggio, insieme a don Mauro. Continua a leggere

VIDEO – L’Informazione? Una lezione “Glocal” da Haiti

IMG_4046Come spiegare a chi non ha computer, a chi non ha quotidiani, cosa sia l’informazione? Ma soprattutto cosa sia quella internazionale, cosa unisce Haiti e l’Italia? Cosa ci fa un giornalista italiano a Mare Rouge?
Ci ha pensato Don Mauro, di fronte ai giovani del paese: in due minuti ha spiegato a quei ragazzi la mia presenza, ha sintetizzato con semplicità e chiarezza quello che nel resto del mondo abbiamo iniziato a chiamare “Glocal“, tra globale e locale. Anche con ironia, ma ne è venuta fuori una lezione in creolo (la lingua di Haiti, un misto tra francese e idiomi locali), dove ci sono tutti gli ingredienti di una informazione “Glocal“: notizie, tecnologia, internet, foto, giornali, Haiti, Mare Rouge, Italia, futuro, speranza, cambiamento. 

Ecco il video “rubato” di questa lezione:

Attraverso Haiti, dall’altra parte del mondo

IMG_3876Sono appena arrivato a Mare Rouge, nel nord dell’isola di Haiti, dopo 8 ore di Jeep in cui abbiamo attraversato l’isola, non senza sorprese. È buio e il paese lo conosceremo e lo mostrerò domani. Dopo 14 ore di volo in due tratte diverse, abbiamo (io e Stefania, la volontaria che si occuperà per alcuni giorni della parte medica) vissuto Haiti attraversandola quasi completamente, dalla costa all’entroterra. In capitale ci è venuto a prendere Etilius, autista incaricato dalla parrocchia di portarci a Mare Rouge. Continua a leggere