«Lo Stato ad Haiti è assente, lo deve svegliare il popolo, solo così ottiene qualcosa»: Un incontro intenso quello con l’ex magistrato Feryl Silva. Una chiacchierata di quasi un’ora su Haiti e sulla sua esperienza come uno dei tre magistrati che per anni ha guidato il comune di Mol san Nicolà, cui Mare Rouge fa capo. La divisione dei compiti tra i tre magistrati (che si possono riassumere nella figura del nostro sindaco e giunta) è dovuta soprattuto alla grande estensione del territorio, dalla costa di Mol alle colline di Mare Rouge, dalla vegetazione della costa alla siccità dei monti. Un territorio enorme dove lo stato sembra proprio essere assente: non c’è coordinamento nelle costruzioni, non c’è controllo, polizia praticamente inesistente. Tutto viene lasciato alla buona volontà delle persone, soprattutto per fare comunità.
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Da ottobre una nuova scuola: “Avevamo anche 100 bambini per classe”
Anche la scuola statale di Mare Rouge si sta rifacendo ex novo. I lavori sono in corso e ho incontrato il direttore della struttura, Cirius Lucien. In passato anche la “scuola nazionale”, così chiamata quella pubblica, ha collaborato con la Parrocchia di Sant’Anna, gestita da don Giuseppe e Don Mauro, tanto che il finanziamento arrivato negli anni dal comune di Tradate (Varese) ha permesso di costruire qui quattro nuove aule scolastiche. Continua a leggere
Kendy e Melità, due vite unite dalla disabilità
Un duro impatto con la disabilità, non solo fisica o mentale, ma soprattutto sociale. Con quella parte di Haiti che fino a qualche tempo fa veniva considerata fatta di “segnati”, persone nate con una colpa che il destino aveva reso troppo evidente. Per questo la madre di Kendy ha abbandonato il figlio nove anni fa, appena nato. Oggi è un bambino assistito giorno e notte da Melità, donna che ha ormai completamente dedicato la vita a questo bambino. Siamo andati a trovarli oggi pomeriggio, insieme a don Mauro. Continua a leggere
Una giornata tra i malati: “È come mettere una pezza momentanea”
Una giornata tra i malati, lunga e difficile. È lunedì ed è ricominciata l’attività del paese dopo la breve pausa festosa di domenica mattina. Anche i volontari fanno ripartire le attività nel loro ambito di competenza. Oggi ho “seguito” Stefania Falcone, 28enne originaria di Salerno che vive a Tradate da dieci anni. Lavora come cardiologia all’ospedale di Circolo di Varese e ha scelto di utilizzare le sue ferie per fare il medico generico a Mare Rouge. Domenica mattina, durante la messa è stata annunciata l’apertura del “dispensario”, una sorta di ambulatorio per le visite ai malati, grazie alla presenza di Stefania. Una struttura situata a mezz’ora di cammino dal centro. Ci si impiega anche molto di più dalle altre frazioni del paese. Continua a leggere
“Gli haitiani devono avere più fiducia in se stessi”
Rodolph Balthazare è il parroco di Mol san Nicolà, il paese sul mare a quasi 20 chilometri da Mare Rouge. Siamo andati a trovarlo con Don Mauro perché, oltre a rapporti di buon vicinato, è anche il decano del decanato di Mol, che riunisce sei parrocchie della zona, in un territorio davvero molto esteso. Continua a leggere
Madda e l’aiuto ai disabili, i “segnati”
Maddalena Boschetti è una laica consacrata che si trova ad Haiti da 12 anni, da 5 a Mare Rouge dove si occupa, per conto della parrocchia di Sant’Anna, dell’associazione Aksyon Gasmy, ovvero dei bambini disabili del paese. «Li considerano dei “segnati”, una colpa inflitta alla famiglia per qualcosa che possono aver fatto, una responsabilità considerata soprattutto della madre – racconta Madda, come la chiamato tutti qui a Mare Rouge -. Li tengono in casa, nascosti, si vergognano e se spesso, come capita, il cibo non basa per tutta la famiglia, loro sono gli ultimi a essere sfamati». Continua a leggere
Ad Haiti per costruire la biblioteca
“Una delle cose più belle é sentirsi parte di una comunità, al di lá di quello che hai fatto. Quando stai per andare via e senti chiederti quando tornerai é una sensazione indescrivibile”. Pierangelo Brugnera é un architetto di Tradate e fa parte di quella comunità che sostiene ad Haiti l’attività missionaria di don Giuseppe Noli e Don Mauro Brescinini, ex parroci di Abbiate. Nella parrocchia di Mare Rouge, Pier, così chiamato da tutti, ci va dal 2006. Per quel paese ha progettato la chiesa parrocchiale, le scuole e l’acquedotto. Tutte opere che oggi sono state costruite e sono pienamente funzionanti. Ad agosto Pier tornerà ad Haiti e l’obiettivo é far partire una nuova opera: “Si tratta del centro di aggregazione giovanile compreso di biblioteca e piazzetta – racconta -. La prima settimana consegnerò i progetti esecutivi e mi raccorderò con l’ingegnere del posto. La seconda settimana farò un sopralluogo in una parrocchia vicina per la costruzione di una nuova chiesa“.
Il progetto del centro di aggregazione completa quella che era l’idea di don Noli di creare aggregazione per i giovani in centro al paese. “La soddisfazione più grande – spiega Pier – non é il protagonismo ma il senso di incommensurabile che ti rimane e che ti porti a casa. É vero che ti sentì parte di una comunità e che hai spinto a creare qualcosa, ma sono loro che poi hanno costruito tutto con le loro mani, noi abbiamo solo dato un supporto. Vedere risorgere una comunità é fantastico e inspiegabile a parole”.
Curare la vista ad Haiti: oltre 600 visite in 3 settimane
«Ho solo pensato potesse essere utile un progetto per aiutare a curare le patologie legate alla vista». Alessio Floridia ha 26 anni, lavora come ottico ed è di Lonate Ceppino. È nel gruppo di volontari che ha portato la propria professionalità a supporto delle esigenze della parrocchia di Mare Rouge, ad Haiti. La scorsa primavera “armato” di attrezzatura portatile ha già fatto un primo viaggio sull’isola, avviando il progetto di “Eye Vision Project Haiti“, ovvero uno screening sulle patologie legate alla vista che colpisce gli abitanti. Continua a leggere
Don Claudio ad Haiti per proseguire il lavoro di don Noli
Si chiama Don Claudio Mainini ed è il nuovo prete che andrà ad Haiti, nella parrocchia di Mare Rouge, a supportare il lavoro di Don Mauro Brescianini e Don Giuseppe Noli. È stato nominato dalla curia e sarà il sostituto di Don Giuseppe, a cui, nei prossimi mesi scadono i 12 anni massimi di mandato concessi a un missionario, in un singolo posto.
Don Claudio, 51 anni originario di Magenta, è alla sua prima vera opera missionaria, dopo aver operato prima a Ferno (Varese), a Milano e a Vigano, dove ha svolto il ruolo di parroco. È già stato per due settimane ad Haiti, per conoscere la situazione, e vi tornerà il prossimo 22 maggio, per fermarsi altri tre mesi. Continua a leggere
Don Giuseppe Noli: “Ecco come sono arrivato ad Haiti”
«È come un matrimonio, si sceglie una persona con cui si pensa di poter vivere una vita insieme. Su diversi paesi la scelta è caduta su Haiti». Don Giuseppe Noli, l’ex parroco di Abbiate Guazzone, racconta come è nata la sua passione per la vita missionaria, da Huacho in Perù fino all’ultima esperienza che da dieci anno lo vede nella parrocchia di Mare Rouge, ad Haiti.
Don Noli, in questo stralcio di intervista, racconta anche quello che provò quando il vescovo gli diede il progetto per la nuova chiesa: «Da due anni mancava il parroco a Mare Rouge, mi hanno messo in mano il progetto della chiesa perché la comunità era cresciuta così tanto che non c’è era più spazio. Davanti a una cosa del genere sono rimasto sconvolto, non mi sentivo in grado di fare una spesa così grande. All’inizio dissi di no, ma con il passare del tempo, grazie all’intervento di amici venuti dall’Italia, siamo arrivati a utilizzare la chiesa nuova».
Di seguito lo stralcio dell’intervista: