L’attività quotidiana principale a Mare Rouge è andare a prendere l’acqua potabile. E per evitare inutili liti e discussioni il comitato che gestisce la distribuzione ha dovuto organizzare orari e controlli.
Nelle case non ci sono rubinetti, ma solo tanche e secchi, più o meno grandi. È acqua che viene usata solo per bere o preparare da mangiare. Non si può usare per altro o non ce ne sarebbe per tutti. Per lavarsi e per i campi si devono aspettare le piogge. Come funziona? Un membro della famiglia, soprattutto le donne e i bambini, vanno tutti i giorni a prendere l’acqua in uno dei quattro punti di distribuzione del paese. Punti realizzati grazie alla costruzione dell’acquedotto, inaugurato un anno fa dopo l’intenso lavoro di coordinamento tra i volontari italiani, la parrocchia e le persone del posto. Nei prossimi giorni dovremmo incontrare l’ingegnere locale che ha coordinato il lavoro, Leon.
Prima di questo acquedotto tutti dovevano andare direttamente alla fonte a prendere l’acqua, distante circa 2 chilometri, a seconda da dove si parte dal centro del paese. Arrivavano tutti a piedi e per compiere questo tragitto ogni giorno si toglieva tempo ad altro, studio o eventuale lavoro. Ora ci sono quattro punti di distribuzione in paese: in centro a Mare Rouge, a Gran Mare Rouge, nella zona mercato e a Cosmà, sulla strada per andare a Mol San Nicolà.
Per la zona è una grande innovazione, per altri che vivono in periferia si sono accorciati i tempi di cammino, ma sono sempre tratti lunghi da percorrere. E non sono pochi i bambini che si incontrano per strada con le taniche, o con le carriole, o chi può col mulo.
Si potrebbe allungare l’acquedotto, ma deve prima essere aumentata la portata dell’acqua. Questo è un altro progetto che parrocchia e volontari stanno cercando di studiare, ma è ancora in fase embrionale.
Nel frattempo si prosegue con i quattro punti di distribuzione attivi. Qui i rubinetti vengono aperti tutti i giorni dalle 13 alle 19, con persone che controllano e regolamentano la distribuzione. Inoltre, i muretti con i bocchettoni da dove esce l’acqua sono stati recintati. Infatti, tutti i giorni si formano code più o meno lunghe e sono stati presi questi provvedimenti per evitare che ci fossero discussioni come in passato, quando si è dovuti anche passare dal tribunale per dirimere le liti.
Una volta riempite, le taniche si caricano sul mulo, si mettono in testa o nella carriola. Oppure, il più delle volte si portano a mano fino a casa.