Si chiama Sandy e stando alle notizie delle ultime ore ha provocato 26 morti, di cui 9 nell’isola di Haiti, 11 anche a Cuba. Un altro fenomeno meteorologico che mette il paese in ginocchio. Non solo per i morti, sempre e comunque drammatici, ma per un’economia che è costretta a ripartire ogni volta.
In condizioni di normalità gran parte della popolazione vive con meno di un dollaro al giorno a testa. Fuori dalla capitale, vivono soprattutto di agricoltura e spesso non ce n’è per tutti. Di fronte a una situazione come questa, in cui le protezioni contro gli eventi naturali sono scarse, si mette in ginocchio soprattutto il primo sostentamento della popolazione.
Questa la notizia delle agenzie (Asca) riportata sui siti e sui giornali in poche righe: “Almeno 21 morti accertati nelle Grandi Antille, tra cui undici a Cuba, nove ad Haiti e uno in Giamaica, ed oltre 12.500 persone evacuate nella Repubblica Dominicana. E’ il drammatico bilancio dell’uragano ‘Sandy’, gia’ declassato stamane dalla categoria 2 a 1 sulla scala Saffir-Simpson e localizzato nelle prime ore dell’alba a nord-est dell’isola di Eleuthera, nelle Bahamas”.