Unibirra, poker di corsi tra febbraio e marzo

Tornano con il mese di febbraio i corsi organizzati da Unibirra, il locale di Calcinate del Pesce (Varese) che da sempre affianca l’attività di ristorazione (birraria) a quella culturale, con le serate di formazione a disposizione degli appassionati e, in alcuni casi, dei professionisti del settore o aspiranti tali.

Stefano Baladda e la consegna dei diplomi di fine corso

Anche in questa tornata tra la fine dell’inverno 2020 sono quattro le proposte avanzate dai responsabili di Unibirra. Le tre che riguardano prettamente gli appassionati sono il corso base di homebrewing, il corso di degustazione e quello prettamente dedicato alla degustazione delle birre trappiste.  Continua a leggere

L’Orso Verde ha la “Febbre”, 50&50 sale in “Graziella”

Tempo di nuove birre, in questa fine di gennaio, anche in provincia di Varese. Due dei produttori più noti e vivaci hanno scelto questi giorni “della Merla” per mettere sul mercato un paio di novità che, in qualche modo, sparigliano le carte rispetto agli stili che solitamente vengono prodotti nei rispettivi birrifici.

Parliamo, dunque, di Orso Verde e di 50&50 anticipando che quest’ultima azienda sarà presente anche al Beer Attraction di Rimini, la grande fiera di metà febbraio alla quale dedicheremo presto un approfondimento e, successivamente, un piccolo speciale.  Continua a leggere

Un crowdfunding per lanciare la “birra degli sportivi”

Tra birra e sport, il legame è fortissimo e non ci sogniamo certo di approfondire il discorso qui, in poche righe, su un blog che pure si è occupato talvolta di questo binomio (tipo QUI o QUI o ancora QUI). Oggi però, vi diamo notizia di una iniziativa nata sui campi da rugby e che potrebbe allargarsi un po’ a tutto il mondo sportivo: la nascita di una birra dedicata agli atleti, per la quale è stata lanciata una raccolta fondi con la formula dell’equity crowdfunding.

La “DeQou Action Beer” – questo il nome con cui si trova in commercio la bevanda – è a tutti gli effetti una birra artigianale, anche a rigor di legge, che ha la particolarità di contenere «il 100% di maltodestrine in più rispetto alle birre tradizionalmente in commercio» (così si legge sulle indicazioni diramate dai produttori). Una particolarità che, secondo le intenzioni dei suoi creatori, rende Action Beer particolarmente adatta dopo uno sforzo fisico quale un allenamento o una partita, anche di alto livello agonistico.  Continua a leggere

Birraio dell’Anno, vincono Pomposini e Scisciani. Centro Italia protagonista

Il “birraio dell’anno”… sono due. Il premio assegnato a Firenze, all’interno della manifestazione omonima e organizzata dal network “Fermento Birra” è andato questa volta (e cioè, per l’anno 2019) a Matteo Pomposini e Cecilia Scisciani, i creatori delle birre marchiate MC-77, azienda piuttosto giovane (è nata nel 2013) che però si è imposta fin da subito nel novero dei grandi nomi del craft italiano.

Cecilia e Matteo con il trofeo (foto: Birraio dell’Anno)

Marchigiani, giovani, Cecilia e Matteo hanno impiantato il loro birrificio a Serrapetrona, in provincia di Macerata, ennesimo “piccolo centro” della profonda provincia italiana (meno di mille abitanti) che trova in qualche modo una riscossa e una notorietà grazie alla birra, un po’ come è avvenuto con la minuscola Montegioco e Riccardo Franzosi, ma non solo.

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A Firenze c’è “Birraio dell’Anno”, Extraomnes si presenta con una nuova birra

Il primo appuntamento di grande rilevanza dell’anno solare, nel mondo della birra artigianale italiana, è ormai alle porte. Da domani – venerdì 17 – a domenica 19 gennaio il teatro Tuscany Hall di Firenze ospita l’undicesima edizione di “Birraio dell’Anno”, kermesse organizzata dal network “Fermento Birra” e cresciuta con il passare degli anni sino a diventare un vero e proprio festival nazionale.

Marco Valeriani con il trofeo assegnato nella scorsa edizione

Se infatti la formula del premio principale è rimasta pressoché invariata nel tempo (il “Birraio dell’Anno” viene eletto da un ampio gruppo di esperti e scelto tra un drappello selezionato di “nominati”), il resto della manifestazione ha aggiunto di volta in volta una serie di novità. Da qualche edizione, per esempio, si vota anche per il “Birraio Emergente” (5 quelli in nomination) mentre il pubblico può degustare i prodotti proposti da quei birrifici che hanno il birraio in nomination. Quest’anno la novità più rilevante è il premio “Best Pub” con cinque locali italiani in lizza per ottenere il riconoscimento.  Continua a leggere

Un pullman da Gallarate per andare a “Le Birre della Merla”

Uno dei festival birrari italiani più originali è senza dubbio “Le Birre della Merla”, raduno che si tiene annualmente a Montegioco, il minuscolo paese piemontese della Val Grue (a Sud-Est di Tortona, non lontano da località più note come Volpedo o come la Castellania dove nacque Fausto Coppi) famoso per aver dato la sede e il nome al birrificio di Riccardo Franzosi, uno dei personaggi simbolo del movimento artigianale italiano.

Proprio Franzosi è stato promotore, fin dal 2008, della manifestazione ospitata dall’agriturismo Cascina Capanna che “rischia” di tenersi con temperature assai basse e, perché no, di essere allietata dalla presenza della neve. Del resto i giorni in cui si tiene sono proprio quelli “della merla”, alla fine di gennaio, e la scelta non è certo casuale.

Le date per il 2020 di “Birre della Merla” sono quelle a cavallo del mese: si comincia venerdì 31 gennaio (dalle ore 18 alle 24) per proseguire sabato 1 (dalle 12 alle 24) e domenica 2 febbraio (dalle 12 alle 20). Gli organizzatori hanno già annunciato la presenza della “Mummia”, forse la birra più iconica tra quelle già di per sé originali inventate da Franzosi.

Il festival è da sempre meta anche degli appassionati del Varesotto (del resto Orso Verde è storicamente uno dei birrifici presenti) che, talvolta, condividono viaggio e pernottamento. Quest’anno una iniziativa a riguardo è organizzata dai due locali gallaratesi che propongono esclusivamente birra artigianale, il Barley House e il The Cave. Nella giornata di domenica 2 infatti, sarà possibile raggiungere Montegioco in pullman, con partenza da Gallarate alle 10 e ritorno in città in serata. La proposta ha già raccolto diverse adesioni ma, spiegano i responsabili, ci sono ancora posti liberi: il costo del viaggio è fissato in 15 euro. Per prenotare il proprio sedile – entro lunedì 20 gennaio – si può contattare via WhatsApp il numero 348-8732802 oppure le pagine Facebook dei due locali (attraverso Messenger). Ne varrà la pena.

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Un ragù di cinghiale alla birra per Capodanno (ma non solo)

Una ricetta per il vostro Capodanno? O comunque, per un pranzo o una cena in cui volete dare un tocco di originalità e un bell’apporto di gusto? Per la ricetta “alla birra” di fine 2019, abbiamo dato carta bianca a Samantha Belli, chef dell’Unibirra di Calcinate del Pesce (Varese), che ha pensato di proporre un ragù bianco di cinghiale, perfetto per riscaldare i piatti invernali.

Il ragù utilizzato sui tagliolini freschi

«Questo fantastico ragù bianco – spiega Samantha – si presta molto bene per condire paste fresche come tagliatelle o tagliolini. In Unibirra lo serviamo aggiungendo – al momento di andare in tavola – una manciata di castagne bollite, colte direttamente sulle pendici del Sacro Monte. Il ragù è assai consigliato anche su di un’ottima polenta fumante».  Continua a leggere

“Beerwars” a Castellanza: vittoria di Luca Trovato

È l’american IPA di Luca Trovato la birra vincitrice di “Beerwars”, il concorso organizzato a Castellanza dalla Associazione Hombrwers Novaresi (HBN) e dal Q-Quality Relax, il locale nel quale si è tenuto il contest.

Organizzatori e giudici di “Beerwars”

La gara metteva in palio la possibilità di realizzare una cotta della birra vincitrice sull’impianto di Bosco Grosso, birrificio di Casirate d’Adda in provincia di Bergamo. Fusti poi destinati proprio ai rubinetti del Quality Relax che la metterà a disposizione dei propri clienti come “birra residente” fino al suo esaurimento.  Continua a leggere

Aldo Gradimento – “Pantone”, il paté alla birra per il pranzo di Natale

Con l’arrivo del Natale, riappare la rubrica “Aldo Gradimento” che lo chef Aldo Scutteri tiene per il nostro blog. Per aiutarvi a proporre un piatto speciale, con cui stupire e ingolosire i parenti sulla tavola del 25 dicembre (o del cenone del 24 se lo fate, ma anche per San Silvestro o per il Primo dell’anno…), Aldo ha pensato di realizzare un antipasto gustoso, un paté alla birra – ma è una birra particolarissima – abbinato alle verdure e al dolce simbolo delle festività, il panettone.

A proposito di quest’ultimo, chef Scutteri ha utilizzato un panettone artigianale con fichi e mandorle prodotto dalla Pasticceria Colombo di Barasso (Varese), l’azienda con il quale Aldo collabora da alcuni mesi.

ATTENZIONE – IDEE REGALO di NATALE per chi non ci ha ancora pensato: i consigli di Malto Gradimento. CLICCATE QUI

Se vi cimenterete con la ricetta, potete immortalare il vostro piatto e inviarci la foto (maltogradimento@gmail.com) che pubblicheremo qui e/o sulla pagina Facebook di Malto Gradimento. Se invece siete interessati a diventare partner commerciali dell’iniziativa (come sponsor o come fornitori degli ingredienti), contattateci via posta elettronica.

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Benvenuta Ma.Bo.: la beer firm nata tra Valcuvia e Lago Maggiore

Il movimento delle birre artigianali è un fenomeno che ha attecchito fortemente – anche da tanti anni – nella parte bassa della provincia, e ha comunque i suoi avamposti anche nel capoluogo. Nel Nord del Varesotto invece, il mondo craft non ha mai (ancora?) sfondato: i soli microbirrifici sono quelli di Induno (In Mostra) e Gemonio (Amalu), ma sono realtà con produzioni molto piccole anche rispetto ad aziende come The Wall, Orso Verde o Extraomnes.

Alessio Marella (Ma.) e Stefano Bodio (Bo.), i due fondatori

Su questo fronte però, qualcosa si muove, nel senso che anche tra la Valcuvia e il Lago Maggiore è – finalmente, verrebbe da dire – nato un nuovo marchio: si tratta di Ma.Bo. Beer, che è una beer firm nata dall’impegno di due soci che hanno fatto diventare (come tanti altri) il loro hobby, l’homebrewing, un’attività commerciale più strutturata.  Continua a leggere