La genziana fa “flirtare” la birra artigianale con quella industriale

D’estate, lo sanno tutti, Rimini può essere terra di amori brevi, capaci di infiammare una vacanza o una sola notte. Flirt da portare con sé in inverno, da custodire nel cuore o da raccontare agli amici, al ritorno, davanti a una birra. Quella birra che d’inverno, invece, a Rimini è anche protagonista della principale rassegna del settore, il Beer&Food Attraction che si è aperto sabato 15 in Riviera. E proprio nei padiglioni della fiera è stata annunciata una notizia che farà discutere nel mondo dell’artigianale e che, rapportato sull’estate romagnola, ricorda un po’ una di quelle scappatelle di cui sopra.

Enrico Galasso (Peroni) e Jurij Ferri (Almond ’22)

I protagonisti della vicenda sono due birrifici: uno artigianale e uno di proprietà industriale, anche se il marchio è nato (all’estero) in ambito craft. I nomi sono presto detti: Almond ’22, azienda longeva, molto apprezzata e nata per iniziativa di Jurij Ferri (QUI una nostra intervista di due anni fa) e Meantime che dopo essere stato per anni una bandiera del movimento britannico (QUI un articolo di Malto Gradimento) venne acquisito da SAB Miller per poi passare al gruppo giapponese Asahi che controlla anche Peroni.

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L’Orso Verde ha la “Febbre”, 50&50 sale in “Graziella”

Tempo di nuove birre, in questa fine di gennaio, anche in provincia di Varese. Due dei produttori più noti e vivaci hanno scelto questi giorni “della Merla” per mettere sul mercato un paio di novità che, in qualche modo, sparigliano le carte rispetto agli stili che solitamente vengono prodotti nei rispettivi birrifici.

Parliamo, dunque, di Orso Verde e di 50&50 anticipando che quest’ultima azienda sarà presente anche al Beer Attraction di Rimini, la grande fiera di metà febbraio alla quale dedicheremo presto un approfondimento e, successivamente, un piccolo speciale.  Continua a leggere

Un crowdfunding per lanciare la “birra degli sportivi”

Tra birra e sport, il legame è fortissimo e non ci sogniamo certo di approfondire il discorso qui, in poche righe, su un blog che pure si è occupato talvolta di questo binomio (tipo QUI o QUI o ancora QUI). Oggi però, vi diamo notizia di una iniziativa nata sui campi da rugby e che potrebbe allargarsi un po’ a tutto il mondo sportivo: la nascita di una birra dedicata agli atleti, per la quale è stata lanciata una raccolta fondi con la formula dell’equity crowdfunding.

La “DeQou Action Beer” – questo il nome con cui si trova in commercio la bevanda – è a tutti gli effetti una birra artigianale, anche a rigor di legge, che ha la particolarità di contenere «il 100% di maltodestrine in più rispetto alle birre tradizionalmente in commercio» (così si legge sulle indicazioni diramate dai produttori). Una particolarità che, secondo le intenzioni dei suoi creatori, rende Action Beer particolarmente adatta dopo uno sforzo fisico quale un allenamento o una partita, anche di alto livello agonistico.  Continua a leggere

A Firenze c’è “Birraio dell’Anno”, Extraomnes si presenta con una nuova birra

Il primo appuntamento di grande rilevanza dell’anno solare, nel mondo della birra artigianale italiana, è ormai alle porte. Da domani – venerdì 17 – a domenica 19 gennaio il teatro Tuscany Hall di Firenze ospita l’undicesima edizione di “Birraio dell’Anno”, kermesse organizzata dal network “Fermento Birra” e cresciuta con il passare degli anni sino a diventare un vero e proprio festival nazionale.

Marco Valeriani con il trofeo assegnato nella scorsa edizione

Se infatti la formula del premio principale è rimasta pressoché invariata nel tempo (il “Birraio dell’Anno” viene eletto da un ampio gruppo di esperti e scelto tra un drappello selezionato di “nominati”), il resto della manifestazione ha aggiunto di volta in volta una serie di novità. Da qualche edizione, per esempio, si vota anche per il “Birraio Emergente” (5 quelli in nomination) mentre il pubblico può degustare i prodotti proposti da quei birrifici che hanno il birraio in nomination. Quest’anno la novità più rilevante è il premio “Best Pub” con cinque locali italiani in lizza per ottenere il riconoscimento.  Continua a leggere

Benvenuta Ma.Bo.: la beer firm nata tra Valcuvia e Lago Maggiore

Il movimento delle birre artigianali è un fenomeno che ha attecchito fortemente – anche da tanti anni – nella parte bassa della provincia, e ha comunque i suoi avamposti anche nel capoluogo. Nel Nord del Varesotto invece, il mondo craft non ha mai (ancora?) sfondato: i soli microbirrifici sono quelli di Induno (In Mostra) e Gemonio (Amalu), ma sono realtà con produzioni molto piccole anche rispetto ad aziende come The Wall, Orso Verde o Extraomnes.

Alessio Marella (Ma.) e Stefano Bodio (Bo.), i due fondatori

Su questo fronte però, qualcosa si muove, nel senso che anche tra la Valcuvia e il Lago Maggiore è – finalmente, verrebbe da dire – nato un nuovo marchio: si tratta di Ma.Bo. Beer, che è una beer firm nata dall’impegno di due soci che hanno fatto diventare (come tanti altri) il loro hobby, l’homebrewing, un’attività commerciale più strutturata.  Continua a leggere

The Wall, per il “black friday” è arrivata una birra nera

Una birra nera per festeggiare il venerdì nero: non è casuale il momento scelto da The Wall per lanciare il suo nuovo prodotto, una coffee porter chiamata “Black X”, messa a disposizione del pubblico proprio in occasione del cosiddetto black friday che quest’anno cade il 29 di novembre.

L’ingrediente speciale scelto dallo staff guidato da Daniele Martinello – che tra l’altro ha appena ottenuto una medaglia di bronzo al Brussels Beer Challenge per la sua rauch “Khamaleon” – è per l’appunto il caffè che conferisce alla birra profumi e sapori particolari.  Continua a leggere

Il “Sociale” di Malnate fa tris con una doppelbock

Periodicamente torniamo (volentieri) a occuparci del “Birrificio Sociale di Malnate”, la prima realtà brassicola del Varesotto che ha per l’appunto obiettivi legati alla solidarietà e all’inclusione. Il “Sociale” è tuttora una beer firm, visto che le birre sono prodotte sull’impianto di Serra Storta a Buscate ma in poco più di due anni ha consolidato la propria attività ed è ormai parte della vita cittadina.

Dopo aver esordito con la “Cotta 14”, una golden ale, e aver ampliato la propria offerta con la “Beerlinghina” – una extra special bitter – messa in commercio nello scorso febbraio, ora il “Sociale” è ha annunciato l’uscita di una terza birra che si distingue in modo netto dalle precedenti. Lo stile prescelto arriva infatti dalla tradizione tedesca ed è a bassa fermentazione.

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È arrivato il momento delle “birre del raccolto”

Lo scorso anno su Malto Gradimento vi raccontammo la bella esperienza vissuta da Elia Pina (nella foto), il birraio di “50&50”, che viaggiò fino a Tettnag (Germania) per assistere alla raccolta del luppolo e per trasportare a Varese una bella quantità delle preziose infiorescenze con cui realizzò nel giro di poche ore una birra speciale e freschissima.

La “Saphir” venne presentata in anteprima all’edizione autunnale del Varese Beer Festival e riscosse un certo successo, portando anche nel Varesotto l’usanza – che all’estero esiste da tempo – delle cosiddette “harvest beer”, le birre del raccolto che appunto vengono prodotte per sfruttare al meglio le potenzialità del luppolo in termini di profumi, aromi e freschezza.  Continua a leggere

Beer firm e negozio online: la novità del Varesotto si ispira al Celtic Glasgow

L’ultimo nato in ordine di tempo tra i progetti birrari del Varesotto ha i colori bianco e verde di una squadra di calcio scozzese, il celebre Celtic Glasgow che nel 1967 vinse una storica Coppa dei Campioni e che attualmente vanta cinquanta successi nel campionato nazionale. Anche con questa ispirazione due grandi appassionati di birra, Marcello Duranti e Massimo Zacchi, hanno dato vita sia a una beer firm – con il marchio “Hoopsbeer” – sia a un sito di e-commerce che prende il nome di “Birraebirre” che ha già mosso i primi passi e promette di consolidarsi con il tempo.

LA SCOZIA NEL BICCHIERE

«Siamo due homebrewers di vecchia data – raccontano in redazione – ma ci siamo conosciuti solo nel 2016 quando abbiamo frequentato un corso all’Unibirra di Calcinate del Pesce. Abbiamo iniziato a collaborare (hanno partecipato anche a un’edizione del Concorso Malto Gradimento ndr) e con il tempo abbiamo messo a punto una scotch ale che è diventata la nostra prima birra.  Continua a leggere

Le pesche di Monate finiscono nel bicchiere (di birra)

Attiva da qualche anno, e ben conosciuta da chi frequenta i locali del centro, la beer firm Var+ (fin dal nome si ispira alla città di Varese) aggiunge ora una nuova birra alle sua collezione, che fino a oggi comprendeva tre tipologie sempre presenti (una pils, una bock e una american pale ale) e una stagionale, la strong ale al miele millefiori.

Foto: Varese Food and Wellness

Una birra, quest’ultima, che è a sua volta legata a una stagione, l’autunno ormai alle porte, e che è caratterizzata da un ingrediente molto particolare, la “pesca di Monate”, frutto pregiato, goloso ed estremamente local visto che si produce soltanto intorno alle dolci rive del lago omonimo.  Continua a leggere