Un viaggio con i Visconti al castello di Somma

castello-sommaUn castello maestoso domina da secoli Somma Lombardo. È quello della famiglia Visconti, che regnò anche su questo paese fino alla prima metà del diciottesimo secolo.
Il castello, la cui prima testimonianza risale al 1250, fu utilizzato inizialmente soprattutto come fortezza di difesa, in quanto era situato a pochi metri dal confine con il Ducato di Milano. Continua a leggere

A Laveno mangi la pizza e salvi l’ambiente

pizza fotoFare ristorazione è un’attività come tante. Ma se si abbina la preparazione di piatti e il servire birra con l’obiettivo di prendersi cura dell’ambiente, allora è un altro paio di maniche. Per questo vale la pena di parlare dell’iniziativa di un pub di Laveno Mombello, il Kopy club, un locale sul lungolago verso la zona del porto nuovo.
«Si tratta – spiegano Roberto Binda e Pasquale Bongiovanni, gestori del locale – di un progetto ambizioso che siamo portando avanti perché crediamo di poter lavorare e rispettare quel che ci circonda allo stesso tempo». In che modo? Continua a leggere

Viaggio al centro della Terra

remeronUn luogo che sarebbe piaciuto a Jules Verne è certamente la Grotta Remeron. Un posto che davvero è dietro l’angolo per accessibilità – siamo a Comerio – dedicato a quanti amano l’avventura e la natura. Già conosciuta nel 1800 ma mai esplorata fino al 1900 a causa di leggende che volevano la grotta piena di serpenti o animali più o meno fantastici, questa grotta fu esplorata per la prima volta da Luigi Vittorio Bertarelli con Luigi Orrigoni, Don Giacomo Pensotti e Don Luigi Tadini nell’ agosto del 1900. Continua a leggere

Raccogliamo la lavanda! Provenza? No, Laveno

lavandaLavanda vuol dire prati sterminati di lilla dal profumo che inebria. Ma non c’è bisogno di varcare le Alpi per arrivare nel Midì, basta andare a Laveno Mombello. La fattoria Mulino di Gin in collaborazione con Ippovie Padane, organizza la “Festa della Lavanda” che si terrà a Mombello, il primo Luglio dalle 08.45 alle 16.00.
C’è un ricco programma della giornata, Continua a leggere

Nella magica Lagozza, a casa del Pelobate

Magico e tranquillo. Questo posto può in gran brevità venir descritto così. Siamo alla Lagozza, a due passi dal Ticino dove è possibile fare un salto nel Neolitico: un posto tranquillo e fuori dal mondo perché, essendo circondata da boschi e da fattorie, è raro veder passare le automobili. Continua a leggere

In vacanza per un giorno a Piero

mulinipieroTra antiche abitazioni e viottoli acciottolati dove ogni sasso sembra raccontare la sua storia, ritorna puntuale ogni anno la festa di una piccola comunità – frazione del Comune di Curiglia con Monteviasco – quasi adagiata nel torrente Giona che dal Monte Tamaro porta le sue acque svizzere ad alimentare – a Maccagno – il lago Maggiore.
Una ricorrenza nella tranquillità e serenità del verde intenso sbocciato all’inizio dell’estate che ha colorato tutta l’alta Val Veddasca.
Non ci sono fastidiosi rumori di auto, il silenzio è infranto da passi frettolosi e chiacchiericcio di comitive e famigliole che non vogliono perdere un momento di devozione nella piccola Chiesetta del villaggio ed ammirare gli straordinari dipinti scoperti in anni recenti che qualche esperto ha attribuito alla scuola di Bernardino Luini.
All’uscita, il caratteristico profumo di polenta si fa più intenso ed appetitoso e tutti sotto il tendone per approfittarne. Continua a leggere

Al parco Lura, “casa” della Dama con l’ermellino

damaermellinoQuello che Saronno offre ai suoi visitatori è inaspettato e particolare. La cittadina della provincia di Varese è piena di simboli e dona un immenso patrimonio artisco e culturale: fra questi spiccano l’ormai conosciuto Santuario della Beata vergine di Miracoli, di proprietà dell’Unesco e il celebre dipinto di Leonardo da VinciLa dama con l’ermellino“, dedicato a Cecilia Gallerani, donna saronnese. Ma di maggior impatto e la Chiesa di Sant’Antonio abate, le cui prime notizie sono precedenti al 1385, anche se questa piccola chiesetta viene ricordata come uno dei lazzaretti ancora in piedi nella Lombardia: infatti nel 1576, a causa di un’epidemia di peste le viene affiancato un lazzaretto, diventando uno dei punti di riferimento di quel periodo.  Continua a leggere