L’ambulanza della solidarietà è arrivata a destinazione dopo 15 mesi di attesa in dogana. Finalmente, al di là delle polemiche, il mezzo di soccorso che è stato acquistato coi contributi delle tante comunità della provincia di Varese e dintorni, è arrivato a Mare Rouge nei giorni scorsi.
Ad accogliere l’ambulanza nel paese a nord dell’Isola di Haiti, oltre ai responsabili della parrocchia, è stato il comitato di cittadini nato per gestire l’auto. Si tratta di una jeep attrezzata con lettino e strumenti di primo intervento, capace di percorrere le difficili strade sterrare e sassose che collegano i paesi della zona con gli ospedali.
Infatti, l’esigenza di avere un’ambulanza nella zona si era resa necessaria perché non vi era alcun trasporto dei malati o per le situazioni di emergenza. Basta pensare che da Mare Rouge per arrivare alla capitale Pourt-au-Prince, dove c’è l’ospedale più grande e attrezzato, ci vogliono ben otto ore di jeep per percorrere quasi 200 chilometri. Altri ospedali sono più vicini, ma comunque con tempi lunghi di percorrenza. Diverse comunità della provincia di Varese, che da tempo portano avanti molti progetti sull’isola di Haiti, hanno quindi deciso di sostenere l’acquisto di un’ambulanza.
La Jeep è arrivata sull’isola già nel luglio del 2014, dopo un’intensa raccolta fondi che ne ha permesso l’acquisto. Da allora, però, l’ambulanza è rimasta ferma in dogana a causa delle lungaggini burocratiche che si sono sbloccate solo nel novembre del 2015, ben 15 mesi dopo.
«Simao molto contenti – commentano i promotori dell’iniziativa -, rimane l’amarezza nel pensare che ci sia voluto così tanto tempo e così tante energie per smuovere una situazione che aveva l’unica finalità della beneficienza. Finalmente ora è tutto passato e l’ambulanza può cominciare la sua attività con il servizio per cui è stata progettata. Di questo siamo molto contenti. Ringraziamo tutti coloro che hanno contributo a ciò, rendendo possibile questo traguardo».