L’acqua sta finendo. Non piove da almeno un mese e le cisterne, chi le ha, sono quasi vuote. Nel raccoglitore della casa parrocchiale, dove vivo con i volontari, ce n’è ancora per farsi qualche doccia. Oggi è arrivato anche l’avviso bonario di don Giuseppe: “Lavatevi a metà”.
Se non piove ci si dovrà arrangiare in qualche maniera. Come fanno la maggior parte delle persone a Mare Rouge, che per lavarsi vanno alle fonti. L’acqua c’è all’acquedotto ma è potabile e destinata all’uso alimentare. E ce ne è a malapena per tutti: anche in questi quattro punti di distribuzione, sparsi per il paese, di sera cala la pressione. Ci sono giorni che viene chiusa la distribuzione prima dell’orario previsto. Se non piove nelle prossime ore comincerà a essere problematico andare in bagno e lavarsi. Per tutti, compreso per chi ha la cisterna.
In queste condizioni, si pensa diversamente anche all’acqua. Non solo come la si utilizza, ma anche a chi si vede per strada, o nelle case, dove l’acqua corrente non c’è. E poi si pensa anche che, forse, importa meno di lavarsi, importa che piova per bagnare il terreno, per mangiare.