«Ognuno di noi è Haiti». Con queste parole Don Giuseppe Noli ha salutato la comunità di Abbiate Guazzone, domenica mattina, 13 luglio, durante la messa della Festa della Madonna del Carmine. È tornato da qualche giorno, dopo quasi dieci anni in missione nel nord dell’isola caraibica, l’ex prete della frazione Tradate. Ma non si fermerà molto, solo qualche mese, il tempo di rendere nota la nuova missione che lo porterà, all’età di 75 anni, ad andare in un’altra delle zone più povere del mondo.
In questi dieci anni ha cambiato il volto di Mare Rouge, coinvolgendo la comunità di Abbiate Guazzone e costruendo con decine di volontari chiese, scuole e persino un acquedotto, con cui ha portato l’acqua dove prima non c’è mai stata, dove gli haitiani dovevano fare ore di cammino per prendere una tanica d’acqua. Il tutto coinvolgendo la popolazione del posto, con l’aiuto di tanti volontari di Abbiate che negli anni hanno donato il proprio tempo, le proprie competenze per seguire Don Giuseppe. Ora ad Haiti è rimasto don Mauro Bresciani, ex parroco di Abbiate. Continua a leggere
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Un’ambulanza per Haiti: 800 euro dalla mostra missionaria
Quasi 2.500 euro euro raccolti dalla mostra missionaria di Abbiate Guazzone. È il risultato dell’iniziativa natalizia che si è svolta nella parrocchia San Pietro e Paolo, nella frazione di Tradate, particolarmente legata all’azione missionaria di Don Giuseppe Noli e Don Mauro Brescianini, entrambi oggi a Mare Rouge, ad Haiti, e che in passato hanno operato anche ad Abbiate. Continua a leggere
“Accendere l’acquedotto è stato come assistere a una rivoluzione”
«Vedere l’acqua potabile arrivare e tutti quei festeggiamenti è stato come assistere a una rivoluzione». Antonio Bascialla è tornato da Haiti da poco più di un mese, insieme ad altre 11 persone di Abbiate Guazzone che hanno aiutato ad “accendere” dopo tre anni di lavori l’acquedotto che porta finalmente l’acqua potabile a Mare Rouge.
Si tratta di un’opera quasi interamente realizzata da volontari che si sono occupati della progettazione ed anche di istruire persone del posto, tramite il sostegno sul posto di Don Giuseppe Noli e Don Mauro Brescianini. Un progetto sociale finanziato da enti, aziende e singoli privati, grazie alla collaborazione tecnica della onlus Filimondo, cui si sono affidati per la parte burocratica. Continua a leggere
Abbiate e Mare-Rouge, un legame reale e indispensabile
Ho sentito sempre parlare di Don Giuseppe Noli. Ha sposato i miei suoceri quando era parroco ad Abbiate Guazzone negli anni ’70. Poi per il suo impegno a Huacho, in Perù, ora per Haiti. L’ho incontrato personalmente nell’estate del 2011, era tornato a Tradate per riabbracciare la comunità di Abbiate. Ne approfittai per fargli un’intervista: è una persona riservata e concreta allo stesso tempo. Quella mattina aveva appena celebrato messa, in settimana, e la chiesa era gremita di persone, tutte accorse per fargli un saluto. Sono 22 anni che è andato via da Abbiate, ma nessuno lo ha dimenticato, anzi.
Nel 1990 ha voluto andare a Huacho in Perù per aiutare la popolazione. La comunità di Abbiate l’ha aiutato in questa missione. Nel 2003 Don Giuseppe capisce di aver chiuso un percorso e chiede di essere trasferito ad Haiti, per avviare un’altra ricostruzione. E qui riparte la nuova impresa, non solo religiosa, ma anche fisica nei confronti di Mare-Rouge. Da allora i volontari che da Abbiate sono partiti per Haiti sono diventati una costante. Tanto che anche un altro parroco, Don Mauro Brescianini, dopo dieci anni ad Abbiate, ha raggiunto don Noli.
«Il rapporto tra Abbiate e Marrouge è profondo, continuo, reale, indispensabile – mi disse Don Giuseppe Noli -. Fino al punto di poter mettere in piedi vere opere come case, scuole, la chiesa che si sta finendo e adesso l’acquedotto. La presenza e l’azione degli abbiatesi è fondamentale, non solo economicamente. Ormai sono due realtà che vivono insieme». In questo link il seguito dell’intervista.
Portare l’acqua potabile dove non c’è mai stata
È stato il mio ultimo incontro con Don Mauro Brescianini. È tornato ad Abbiate lo scorso luglio, per incontrare i famigliari e le persone che lo stanno aiutando, e supportando, nell’opera a Mare-Rouge: le comunità di Abbiate Guazzone (Tradate – Varese) e di Calderara (Paderno Dugnano – Milano).
Vi ripropongo l’intervista che gli feci allora, dove racconta come, dopo tre anni di lavori, si stia per arrivare ad “aprire” l’acquedotto che rivoluzionerà il modo di vivere di persone che non hanno mai avuto a portata di mano l’acqua potabile. Il tutto grazie a un acquedotto costruito con il contributo di volontari (elettricisti, muratori, idraulici, carpentieri) che hanno portato la loro esperienza e il loro tempo a Mare-Rouge.
Ecco la storia con le parole di don Mauro.