Per un “pugno” di birre

Nella storica sede del Corriere della Sera, in via Solferino, è appesa una grande cartina del mondo con appuntati tutti i luoghi dove si trovano gli inviati dello storico quotidiano milanese. Chissà se un’idea simile è mai balenata anche nella testa di Pietro Di Pilato (foto a lato) e dei suoi soci, quelli che meno di tre anni fa hanno dato via al progetto Brewfist e che mese dopo mese, sacrificio dopo sacrificio, stanno tenendo alta la bandiera della birra italiana in giro per il globo. Già, perché a sentir snocciolare i Paesi in cui arrivano fusti e bottigliette prodotte a Codogno, piena pianura padana senza storia brassicola alle spalle, viene da sgranare gli occhi. Continua a leggere

Novità in casa Extraomnes: è nata la Quadrupel

Chissà se il prossimo passo sarà quello definitivo e lo porterà a prendere i voti trappisti. Luigi “Schigi” D’Amelio (a sinistra nella foto, con Annalisa Cantadori) non lo esclude del tutto ma per il momento continua a inventare birra dallo stato laicale, pur percorrendo le stesse strade dei monaci più famosi del mondo brassicolo. Il mastro birraio di Extraomnes, azienda di Marnate che ha fatto degli stili belgi il proprio credo, ha appena finito di confezionare il primo lotto di una nuova birra di ispirazione trappista, la Quadrupel, nata per caratterizzare la cotta numero 200 del birrificio del basso Varesotto (la 100a era stata invece dedicata alla Hond-Erd).

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Varese: a “Social Gusto” c’è anche la birra

Tra meno di venti giorni, oltre a festeggiare il mio compleanno (la butto lì, magari ci scappa un regalino…), Varese si appresta a ospitare una nuova iniziativa legata alla gastronomia di alto livello. L’evento, di cui ancora si parla poco, occuperà una location straordinaria – i Giardini Estensi – e per due giorni permetterà ai visitatori di assaggiare i piatti preparati da grandi chef (alcuni dei quali stellati) a un prezzo abbordabile. “Social Gusto”, questo il nome della rassegna del 22 e 23 giugno (ehm, il compleanno è il 21) prevede però anche alcuni seminari e in uno di questi la protagonista è la birra.

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Il Birrificio Italiano alla scoperta dell’America

Come ben sanno gli appassionati del mondo artigianale, al di fuori dall’Europa la terra promessa sono senza dubbio gli Stati Uniti e in particolare la California, patria di quel rinascimento brassicolo che in una quindicina d’anni ha fatto del “Golden State” uno dei luoghi simbolo della nostra bevanda. Ecco perché è particolarmente importante il fatto che da ieri – 30 maggio – e per circa due settimane una delegazione del Birrificio Italiano di Lurago Marinone guidata ovviamente da Agostino Arioli sia impegnata in una serie di eventi a stelle e strisce di grande interesse. Continua a leggere

A Crosio si fa il salame alla birra

Sulla carta geografica, Crosio della Valle è davvero un puntino al centro della Valbossa, zona sud del lago di Varese per chi non fosse pratico. Un puntino in cui però sventola una delle più note bandiere dell’agroalimentare della provincia, il Salumificio Colombo, attivo da quasi un secolo e già in passato attento a riscoprire ricette e specialità dimenticate con il passare degli anni (basti pensare al violino di capra, tipico delle vallate luinesi). Tra le ultime idee messe in pratica dalla famiglia Colombo c’è la linea dei “Rustici di Nonno Salvo” (il nome del capostipite), lanciata nel corso del 2012 e che ora, a sentire l’azienda stessa, sta ottenendo risultati commerciali importanti. Continua a leggere

Al “Birri” si celebra il “Pils Pride”

Agostino Arioli è unanimemente riconosciuto come il pioniere italiano delle basse fermentazioni. Non poteva quindi partire che dal suo Birrificio Italiano di Lurago Marinone (Como, a una manciata di chilometri dal confine con il Varesotto) una manifestazione che è giunta alla settima edizione e che si chiama “Pils Pride”. Una rassegna di birre italiane e straniere per celebrare uno stile famoso ma anche dimenticato o confuso. Non solo assaggi però: accanto alle degustazioni e agli abbinamenti culinari ci sono anche incontri e convegni con diversi esperti del settore.

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A Legnano si fa la Barba alla birra

Tre giorni tutti dedicati alla birra non sono pochi per un marchio che, quando ha iniziato la propria attività, era rivolto soprattutto agli appassionati di vino ma che con il passare del tempo (ve lo abbiamo già nominato in passato) ha aggiunto spazio a malti e luppoli con sempre maggiore convinzione. Parliamo quindi del “Barbaresco” di Legnano e Gallarate, e lo facciamo alla vigilia del “Barbabirra 2013”, evento giunto alla sua terza edizione. Continua a leggere

Una nuova birra targata Var… ese

I varesini più attenti al mondo della birra si sono già accorti della novità (e infatti il primo a segnalarcela è stato Aldo, cuoco di professione e homebrewer per passione): nei locali del centro cittadino girano da qualche tempo alcune bottiglie con un nome e una grafica che non possono non balzare all’occhio.
Sull’etichetta c’è scritto “Birra Var” ed è giocoforza legarle alla Città Giardino: ovviamente la news non poteva sfuggire alle pagine di Malto Gradimento, che vi racconta in anteprima il progetto che sta alle spalle di queste bottiglie dalla grafica semplice ma accattivante.

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Quattro “assi” artigianali all’Hilton di Milano

La birra artigianale italiana, con il suo mondo talvolta sui generis ma capace di regalare prodotti di grande qualità, fa il suo ingresso in uno degli alberghi più chic di Milano, l’Hilton di via Galvani, non lontano dalla Stazione Centrale.
La grande struttura milanese, che fa capo a una delle catene più famose e rinomate al mondo, ha infatti deciso di dedicare al pianeta della birra tre serate, “diluite” nei prossimi mesi e comincerà proprio con il proporre alcune bottiglie made in Italy di quattro produttori tra i più in vista.

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Un venerdì bavarese a Tornavento

ATTENZIONE – I responsabili della festa (la Pro Loco in collaborazione con il Circolo Sant’Eugenio) hanno deciso di rinviare la festa a uno dei prossimi venerdì a causa delle avverse previsioni del tempo.

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Baviera terra di birra, per l’Oktoberfest di Monaco ma non solo. Il land della Germania meridionale è una vera culla per la nostra bevanda preferita, con produttori che vanno dal micro al gigantesco sparsi a punteggiare l’intero territorio paese per paese, città per città. Tra i nomi più noti c’è ovviamente Hofbräuhaus, il “birrificio reale” di Monaco la cui origine nobile si avverte tutt’oggi attraverso la corona che sovrasta le celeberrime iniziali HB. Continua a leggere