AGGIORNAMENTO del 27 febbraio – La parziale variazione delle disposizioni regionali ha permesso a molti locali di riaprire i battenti seppure con limitazioni legate, soprattutto, alla necessità di servire al tavolo i clienti. Il nostro consiglio, se volete bere artigianali nel Varesotto, è quello di dare un’occhiata alle pagine Facebook dei vari locali. In media, comunque, il servizio è ripreso quasi ovunque. Grazie
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Il caso limite e anche il più divertente è stato quello di un pub di Lecco, il “Shamrock Irish Pub”, che ha deciso di affrontare la situazione legata al coronavirus con un escamotage favoloso: alzare la saracinesca per un solo minuto al giorno – tra le 17,59 e le 18 – così da non interrompere la lunghissima “striscia” di aperture che sfiora i 2.200 giorni consecutivi, Natali, Capodanni e Ferragosti compresi.
I ragazzi dello “Shamrock” e la loro decisione goliardica (poi in parte “rientrata”, perché il pub potrà lavorare ugualmente dal lato ristorante) però sono solo un esempio di quello che i gestori di pub stanno mettendo in atto per fronteggiare le ordinanze emesse dalle autorità per contrastare il diffondersi dell’epidemia. L’attuale regolamentazione regionale prevede che bar, pub e birrerie non possano restare aperti dopo le ore 18, mentre la normativa non tocca i ristoranti che per il momento mantengono gli orari tradizionali.
AVVISO: se altri locali che trattano principalmente la birra artigianale devono comunicare qualche variazione, lo possono fare scrivendo a maltogradimento@gmail.com. Cercheremo di aggiornare l’articolo di continuo. Continua a leggere