Alle Isole Borromee esplodono le fioriture estive

borromeeI Paradisi dei Borromeo nelle loro Isole del Lago Maggiore si vestono dei colori dell’estate, proponendo fioriture mozzafiato che la forte luce di questa stagione pone in contrasto, bellissimo, con l’azzurro dell’acqua del lago, con il bianco dei marmi e con il verde intenso della vegetazione.
E’ questa la stagione più amata da chi è a caccia di immagini di natura nelle Isole Borromee.Il calendario delle fioritura estive offre davvero molto. All’Isola Bella, in queste settimane estive esplodono le fioriture di gelsomini, hydrangee, oleandri, gardenie, Ibischi, lagestroemie e la seconda fioritura delle rose.
All’Isola Madre, l’isola-parco dei Principi, si comincia con i fiori degli agrumi, di cui qui si ammira una grande collezione, poi gli ibischi, le boungavillee, le gardenie e soprattutto le ninfee (imperdibili).
Da agosto ad ottobre è l’epoca delle lantane, delle ipomee, delle ninfee tropicali e dei fiori di loto.
L’Isola Madre in questi mesi, oltre alle meraviglie naturalistiche offre una occasione artistica davvero importate: la grande mostra-istallazione di Velasco Vitali “Foresta Rossa”.
Per l’artista, si tratta del momento conclusivo di un percorso iniziato con Sbarco (a Pietrasanta) e Sbarco a Milano (2010). Foresta Rossa è un punto d’approdo ideale (e per questo forse impossibile) di quella tematica della clandestinità e della precarietà affrontate negli interventi precedenti. Il giardino botanico dell’Isola Madre è trasformato in un paesaggio sospeso, come la giostra collocata attorno al monumentale cipresso del Cashmire, fulcro dell’installazione e punto nodale della visita. Ogni opera del progetto artistico sull’Isola Madre rappresenta un capitolo narrativo in cui l’invenzione surreale del sogno va a identificarsi con una visione forzatamente reale evidenziata dalla relazione fra le opere, collocate nel giardino in stretto rapporto con la natura. La bellezza naturalistica, la perfezione botanica e la cura quasi geometrica del luogo entrano in stretto rapporto di significato con le opere, quasi fossero state modellate per accoglierle.