A piedi nudi nell’acqua, per assaporarla, per sentirla. Finalmente è arrivata la pioggia. Dopo più di un mese un temporale passeggero di qualche ora ha letteralmente cambiato il volto di Mare Rouge, del panorama ma soprattutto delle persone. Anche per noi, nella casa parrocchiale, dove si stava razionando l’acqua per lavarsi. La popolazione l’aspettava soprattutto per i campi, per quella terra ormai troppo arida dove anche le poche coltivazioni di caffè e di patate stavano soffrendo.
Sono uscito a fare un giro per vedere sotto l’acqua intorno a me. Non nascondo il piacere di sentire l’acqua sulla pelle. E il pensiero mi è andato a quante cisterne ci vorrebbero per tenere più tempo più acqua possibile. Una strada impraticabile. Continua a leggere