Oltre 200mila morti, più di due milioni di senza tetto. Sono questi i drammatici numeri del violento terremoto che colpì l’isola di Haiti nel gennaio del 2010. Tre anni in cui la popolazione (già colpita da carestie, uragani, ed anche sfruttamento del territorio da parte di colonizzatori più o meno espliciti) ha cercato di rialzarsi, prima con tanta collaborazione internazionale, poi con l’attuazione di progetti più o meno rimasti incompiuti. Continua a leggere