Gli assembramenti creatisi ieri – giovedì 7 maggio – sui Navigli di Milano, tradizionale luogo di appuntamenti e movida, hanno causato parecchio malcontento tra tanta gente che, ancora rispettosa delle regole dovute all’epidemia, si è arrabbiata nel vedere gruppi di persone a distanza ravvicinata e con poche protezioni godersi uno spicchio di primavera. Magari con una bella birra in mano, magari con una birra buona in mano, visto che fotografie e video diffusi dai principali media nazionali hanno più volte inquadrato anche il celebre – nel mondo craft – “pub itinerante” di Pico Brew, birrificio che ha sede proprio a Milano e che da anni ha scelto di girare con un carretto a pedali per vendere le proprie birre (ovviamente con regolari licenze).

La presenza di Pico Brew ha creato un certo dibattito sui social, tanto da costringere il birrificio a una replica ufficiale, pubblicata sul proprio profilo Facebook per spiegare l’accaduto e per ribadire la propria attenzione alle norme in vigore in questi giorni. Mentre il sindaco Beppe Sala ha minacciato la chiusura del’area se la situazione si dovesse ripetere (QUI l’articolo di VareseNews), noi vi proponiamo alcuni dei passaggi più importanti redatti dall’azienda milanese.


Uova e carne secca, ma anche ostriche a nobilitare il tutto. In questa puntata di “Aldo Gradimento”, il nostro Aldo Scutteri prende spunto dagli ingredienti, spesso rustici ma sempre preziosi, che erano disponibili nelle bisacce dei minatori che vivevano sulla West Coast degli Stati Uniti durante la corsa all’oro. E l’ispirazione arriva anche dall’ hangtown fry un piatto – sorta di frittata – diventato famoso a San Francisco grazie a una novella. Il protagonista della storia era, guardacaso, un cuoco che creò questa ricetta con ciò che aveva in dispensa per soddisfare un cercatore d’oro. Un cliente così particolare da esigere il piatto più costoso che ci fosse a quell’epoca, da quelle parti. E la birra? Beh: una nata laggiù, che Aldo ha utilizzato per impreziosire la salsa.





