Gli Almamegretta sul palcoscenico del Festival di Sanremo. I pionieri della “dub” arrivano sul palcoscenico con due brani inediti e una formazioni composta da 4mx, Fefo, Pablo, Gennaro T e Raiz storico frontman della band. Un debutto, quello dell’Ariston, che per la band di Napoli arriva dopo vent’anni sui palcoscenici di tutta Italia proponendo fin dagli esordi un genere come quello della “dub”, con sonorità ska e rap.
Nati nel 1991 si fanno conoscere al grande pubblico con il pezzo “Sole” del ’93 per poi confermarsi tra pubblico e critica. Sul palcoscenico dell’Ariston saliranno accompagnati anche da James Senese e Marcello Coleman, ospiti della serata del 15 febbraio. Oggi guardano al festival come «un punto di ripartenza, una bella sfida» come racconta Gennaro T, batterista del gruppo.
Sul palcoscenico di Sanremo con la formazione originaria, come nasce questa reunion?
« Stavamo già facendo cose insieme da un anno e il festival di Sanremo è stato un incentivo a tornare a lavorare in modo più organico. Nel passato non c’è mai stato un distacco tra di noi ma soltanto scelte artistiche che ci hanno portato ad allontanarci. Cosa che è nella nostra filosofia perché ci consideriamo un collettivo, più che una band “rigida”. Sanremo è stata l’occasione giusta nel momento giusto»
Avete alle spalle una carriere di vent’anni, perché Sanremo adesso e non prima?
«Credo che i tempi maturino da soli e il festival è un punto di ripartenza. Questa edizione inoltre è diversa da quelle passate, basta guardare i cantanti in gara. Per noi è una scommessa, quella di dimostrare la nostra realtà e portarla ad un pubblico molto ampio»
Il vostro è un genere molto particolare, il vostro pubblico è abituato a vedervi in altri contesti, non avete il timore di deluderli?
«Già ora ci arrivano messaggi di fan scettici rispetto alla nostra scelta. Per noi il festival è una situazione che ci diverte, a cui non siamo abituati e credo che sarà una bella esperienza. L’importante è arrivare al Festival senza snaturare quello che sei»
Di cosa parlano i brani che portate al festival?
«Ne abbiamo presentati quattro e sono stati scelti i due più completi. Il primo brano “Ma non lo sai” parla dell’esperienza lavorativa e di vita di un uomo che dalla campagna si trasferisce in città per lavorare in fabbrica ma poi rimane senza lavoro. Il secondo brano “Onda che vai” invece è stato scritto da Federico Zampagnione e si tratta di una canzone che appartiene al mondo del cantautorato. Un percorso diverso dal nostro che ci ha permesso di misurarci con qualcosa di nuovo»
evvai!Sono contante che ci siamo gli Alma, sono i miei preferiti!