Fazio-Littizzetto: un Sanremo che osa. Crozza contestato

Fazio-LittizzettoSi apre sulla note di “Va pensiero” di Giuseppe Verdi la 63° edizione del Festival di Sanremo. A lasciare spazio al coro dell’Arena di Verona e all’orchestra Sinfonica di Sanremo dirette da Mauro Pagani, Fabio Fazio conduttore della kermesse che apre accogliendo il suo pubblico all’Ariston. Luciana Littizzetto invece, arriva su un carrozza trascinata da cavalli ed entra all’Ariston in stile principesco, senza lasciare da parte la sua ironia.

Appena entrata in scena infatti, legge una letterina dedicata al Santo Remo dove si concede tutto chiarendo fin da subito, che la Littizzetto è la Littizzetto, e non sarà il palcoscenico dell’Ariston a fermarla. Sarà sempre lei, la regina del festival, a scendere da una scala che quest’anno sembra essere a tema con il festival: nuova e innovativa. La serata prende il via tra i cantanti e gli ospiti, ma anche toccando temi come l’immigrazione, il diritto al matrimonio per le coppie omosessuali e una conduzione che lascia spazio a battute, svecchiamo fin da subito la kermesse, così come ci si aspettava da questa conduzione Fazio-Littizzetto.

Crozza-FazioAd incendiare la serata però è Maurizio Crozza, l’ospite tanto atteso che arriva sul palco imitando Berlusconi nella veste di cantante intraprendente ma viene contestato in sala. Dopo qualche istante di smarrimento è Fabio Fazio a calmare la sala e ad invitare Crozza a continuare il suo spettacolo che durerà mezzora e che vedrà imitare anche Bersani, Ingroia e Montezemolo.
Ad aprire la sfilata degli ospiti, che rispetto a Crozza sono risultati praticamente invisibili, Felix Baumgartner, il paracadutista che nell’ottobre del 2012 impressionò tutto il mondo con la sua caduta libera nel vuoto. Molto toccante il momento in cui entrano sul palco CutugnoStefano e Federico, due ragazzi gay che annunciano il loro matrimonio negli Stati Uniti, riprendendo le immagini del loro video che sta spopolando su YouTube. All’Ariston si parla anche di integrazione e multiculturalità con il calciatore del Torino Angelo Ogbonna.
Il tanto atteso Toto Cutugno arriva quasi a fine serata dando il via al filone “Sanremo Story” che avrà il clou venerdì sera. Con lui il coro dell’Armata Rossa ma anche Fazio e la Littizzetto che si uniscono nel cantare “L’italiano”. E la battuta di Fazio scatta spontanea: “Aveva ragione la Oxa che dirigo l’Armata Rossa”, riferendosi alle polemiche di questi giorni.

LA GARA

A dare il via alla gara canora è invece Marco Mengoni, il cantautore che arriva da XFactor e amatissimo dal pubblico per la sua voce particolarissima. Sul palco presenta “L’essenziale” un brano intenso che vinte al televoto nonostante “Bellissimo” sia un brano che entra nelle orecchie e non esce più. Il proclamatore è Marco Alemanno, compagno di Lucio Dalla che gli regala un omaggio.
Raphael Gualazzi è il secondo cantante in gara che entra con il suo pianoforte per presentare un brano ritmato che a tratti lascia spazio alla tromba di Bosso e a sonorità che ricordano il jazz. Il pezzo si intitola “Senza ritegno” mentre è il secondo pezzo, “Sai (che ci basta un sogno) a passare al televoto e ad emozionare il cantante e il pubblico. La proclamatrice è Ilaria D’Amico.
Il terzo cantante in gara è Daniele Silvestri che arriva sul palcoscenico dell’Ariston accompagnato dal suo pianoforte e una canzone dal titolo “A bocca chiusa” dove si ritrova il Silvestri cantautorale e profondo. È lei a vincere rispetto al brano “Il bisogno di te” dove c’è invece il Silvestri di “Salirò”. È l’attrice Valeria Bilello la proclamatrice.
Simona Molinari e Peter Cincotti arrivano con due brani “Dr Jakyll Mr Hyde” e “La felicità”. Unico duetto in gara portano sul festival atmosfere d’altri tempi, verranno premiati dal pubblico? Passa il brano “La felicità”. È la tennista Pennetta la proclamatrice. Di tutt’altro genere i Marta sui Tubi che entrano sull’Ariston portandolo nel mondo dell’underground e spezzando il ritmo dei brani sentiti fino a quel momento con una bella carica di energia. Gulino apre con il brano “Dispari” e la gara continua con “Vorrei” brano che passa le selezioni. Proclamatrici per loro le sorelle Parodi.
Tocca a Maria Nazionale portare un po’ di Napoli sul palcoscenico dell’Ariston con due brani “Quando non parlo”e “È colpa mia” (passa il turno) , stridendo con i testi presentati fino ad ora all’Ariston. È Vincenzo Montella il suo proclamatore. Chiude la gara dei big Chiara Galiazzo la giovane che arriva da X-Factor e che sul palco sale con due brani: “L’esperienza dell’amore” e “Il futuro che sarà”. Passa quest’ultima. A proclamarla il portiere della nazionale di pallanuoto Stefano Tempesti.
Appuntamento a domani per gli altri 7 big e la presentazione dei giovani.

7 pensieri su “Fazio-Littizzetto: un Sanremo che osa. Crozza contestato

  1. Mi sta bene che i giornali diano notizie e impressioni sullo spettacolo televisivo del “Festival di Sanremo”, però ho notato che nessuno muove una critica allo sperpero di denaro di questo programma, alla vergognosa retribuzione dei due “saltimbanchi”. Così, nonostante il forte incasso dagli sponsor e dalla pubblicità, mamma RAI ci rimette fior di milioni e aumenta il canone. Hanno cambiato il Presidente ed il Consiglio di Amm.ne della RAI ma la solfa è sempre la stessa……..e il popolo bove tace.

    • ma non ci rompete con le solite polemiche che non servono a un cavolo.
      se la trasmissione fa guadagnare perchè non pagare chi ha gestito per mesi il tutto?
      tu che contesti probabilmente sei uno di quelli che va allo stadio a osannare calciatori che vengono pagati milioni .

  2. “Molto toccante il momento in cui entrano sul palco Stefano e Federico, due ragazzi gay che annunciano il loro matrimonio”. Credo che sia più corretto: che annunciano il loro matrimonio “NEGLI STATI UNITI”, altrimenti si stravolge il senso della loro presenza al Festival.

    Dopo la contestazione a Crozza ieri sera, sono seriamente preoccupato…

  3. A Nunzio Schiavano che con toni poco civili CONTESTA i CONTESTATORI, dico semplicemente che Nino39 non è l’unico che la pensa così e che è una VERGOGNA dover pagare il CANONE TV quando si vedono gettare i nostri soldi per strapagare conduttori, VIP e tanta altra gente dello spettacolo, ed elargire premi milionari a sconosciuti solo perché indovinano pacchi o intervengono a quiz di nessuna valenza culturale. Tutto ciò oltre a sperpero di denaro pubblico è molto DISEDUCATIVO per la gioventù, e non solo. TUTTI QUESTI SIGNORI INTERVERREBBERO UGUALMENTE ANCHE SE MENO PAGATI, e fors’anche GRATUITAMENTE pur di restare sulla cresta dell’onda o avere visibilità. Non ne è convinto il sig. Schiavano ? Fate lavorare magari più gente e non sempre gli stessi, ma soprattutto PAGATELI MENO !! Prendete esempio dalla SVIZZERA, molto più ricca (grazie anche ai soldi dei nostri evasori) ma più morigerata e risparmiosa !! Dobbiamo sempre far la figura di un paese da TERZO MONDO ??

  4. veramente ridicolo tirare in ballo il compenso ai conduttori… ma vogliamo parlare dei compensi ai politici!!! il cavaliere può sputare “veleno” contro tutto e tutti, ma guai a toccarlo… allora il popolo bove si ribella!!! un piccolo passo avanti in fatto di civiltà l’intervento di stefano e federico : teneri e coraggiosi!

  5. Caro Nunzio, 1) io non rompo alcuna cosa a nessuno. 2) La trasmissione non fa guadagnare un fico secco, ma la RAI ci rimette oltre 10.000 euro ogni volta. Vai su internet e scrivi: Quanto costa il festival di Sanremo. 3) Chiedi: perché non pagare chi lavora ? Rispondo: uno dei saltimbanchi di questa trasmissione percepisce 650.000 euro, importo che un operaio o un impiagato prende in circa 30 anni di lavoro (se ciò non ti scandalizza devo presumere che appartieni ad una delle categorie dei superpagati, come quel saltimbanco, o no’!); inoltre la stessa persona ha un contratto con mamma RAI di 2 (due) milioni l’anno per due puntate settimanali di circa un’ora. Vai sul sito: http://www.iltuosalario.it e ne vedrai delle belle, anche dei signori assi del pallone e di alcuni altri sport, quelli vergognosamente strapagati. 4) Nei miei 70 anni compiuti non sono mai entrato in uno stadio e vedo in TV soltanto qualche partita della nazionale italiana, per puro campanilismo. Rifletti per qualche istante, se puoi, se ciò che ho scritto. Se non mettiamo un freno a queste escalation delle retribuzioni le forbici delle disuguaglianze saranno sempre più aperte. Concludo: coloro che sostengono che la RAI o qualsiasi altra TV incassa molti milioni di euro dalla pubblicità devono considerare che una pubblicità limitata “è l’anima del commercio” e mi sta bene, ma una pubblicità esagerata “è la rovina dei consumatori”, perché, caro Nunzio, quella pubblicità la paghiamo noi. E’ chiaro ?

  6. mi piace la kermesse sanremese di quest’anno è moderna,giovane con un sacco di novità,mi piace la lilly è mitica,mi piace fazio attento ai contenuti,mi piacciono i cantanti ,le loro canzoni sono poesie corali…
    il comico dovrebbe fare ridere giusto? ma io mi sono annoiato a sentire le solite parole svuotate di senso costruite a tavolino che poi restano intrappolate nell’egocentrismo da palcoscenico.
    i fatti sono veramente un’altra cosa, i retroscena del quotidiano di chi lotta per mantenere la dignità di un lavoro.
    allora scialli sanremo è sanremo solo musica……..ma comunque è poco elegante interrompere chi cerca di parlare o raccontare.
    viva la musica

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