Si apre sulle note di Domenico Modugno la seconda serata del Festival di Sanremo. È Beppe Fiorello ad omaggiare il grande cantautore portando sul palco dell’Ariston la sua figura. Quella che ha interpretato anche nella fiction dedicatagli e che verrà trasmessa sulla Rai. Un momento che racconta la storia del cantautore ma anche parte della storia del Festival di Sanremo, quella grande “macchina” che oggi si lascia dietro le polemiche su Crozza per dare il via ad altre ore di spettacolo. È la modella Bar Rafaeli, con i suoi capelli biondi, la prima “bellezza” della kermesse che viene accolta da Fabio Fazio e dalle inesauribili battute di Luciana Littizzetto.
Carla Bruni entra in scena ad inizio serata. Niente abito da sera ma un tailleur scuro. Prende la chitarra in mano e canta un brano del suo futuro nuovo disco. Solo dopo scambia qualche “chiacchiera” con Fabio Fazio sul suo passato da Première Dame che definisce “meraviglioso”. E’ la comicità di Luciana Littizzetto a dare “la carica” al “salotto” tra Fazio e Carla Bruni portandosi via quest’ultima per un duetto quasi surreale. Altro ospite della serata Asaf Avidan, cantante israeliano che porta sul palco dell’Ariston i brani che l’hanno reso famoso. Non manca, durante la serata, l’applauso per i Ricchi e Poveri che non sono presenti alla serata a causa della tragica scomparsa del figlio di Gatti. Neri Marcorè chiude la sfilata di ospiti con la sua imitazione di Alberto Angela.
LA GARA
La gara si apre con i Modà, band tra le più attese del Festival di Sanremo che presentano il brano “Come l’acqua dentro il mare” e “Se si potesse non morire”. Due brani che non tradiscono lo stile del gruppo e che vengono annunciate da Max Biaggi e da Eleonora Pedron. Passa la seconda canzone.
Simone Cristicchi è il secondo cantante della serata. I capelli sono quelli che abbiamo già conosciuto in altri festival mentre le canzoni presentati sono “Mi manchi” e “La prima volta (che sono morto)”, che passa al televoto. Ad annunciare Cristicchi è Jessica Rossi medaglia d’oro del tiro a volo.
Malika Ayane, la più gettonata fin dall’inizio di questo festival, arriva con due brani di Sangiorgi. La prima canzone è “Niente”, raffinatissima, forse troppo per un palco come quello dell’Ariston. La seconda è “E se poi”, bella ed orecchiabile dove si sente la penna del leader dei Negramaro. Passa quest’ultima. Il proclamatore è Neri Marcorè, nelle vesti di Alberto Angela che tornerà poi sul palco.
Sul palco anche il “dub” degli Almamegretta che arrivano accompagnati all’orchestra dal varesino Vittorio Cosma. Sul palcoscenico portano “Mamma non lo sa” e “Onda che vai”. Passa la prima. L’annunciatrice è Filippa Lagerback che ricrea per un attimo, con Fazio e la Littizzetto, il trio di “Che tempo che fa”.
Torna all’Ariston anche Max Gazzè per la sua quarta volta e con due brani che vedono un Gazzè “giocare” con le note. I brani sono “I tuoi maledettissimi impegni” e “Sotto casa” e vengono annunciati dalla Nazionale di Fioretto Femminile. Vince la seconda.
Annalisa, ex concorrente di Amici arriva sul palco dell’Ariston per la sua prima volta e presenta “Scintille”, una canzone molto orecchiabile. Segue “Non so ballare”, melodica. Vince “Scintille”. Le stesse che farà Carlo Cracco di Masterchef quando arriva sul palco dell’Ariston come proclamatore.
Ad accendere una serata tranquilla ci hanno pensato Elio e le Storie Tese. Chiudono la gara dei Campioni e arrivano sul palcoscenico dell’Ariston dopo 17 anni con la stessa voglia di stupire. Vestiti da chierichetti – o da coro gospel- prendono posto sul palcoscenico per cantare “Dannati forever”. Cambio d’abito per “La canzone mononota” con testi, esibizione e tutto il resto alla “Elio” dove c’è anche “spazio per bersi un caffè”. Una canzone lunghissima, “fatta di nulla” ma ritmata che entra nelle orecchie e con testo ridicolo. Tra il geniale e l’ironico, passa “La canzone mononota”. A proclamare la canzone Roberto Giacobbo.
GIOVANI
La serata si conclude con l’esibizione dei giovani aperta da Renzo Rubino con “Il postino”. Il Cile con “Le parole non servono più”, Irene Ghiotto presenta “Baciami?” ed infine i Blastema presentano “Dietro l’intima ragione” . Una bella gara, il livello è alto ma passano Renzo Rubino e i Blastema.