“El comandante cero” con i colori italiani

eden pastora e sergio michiliniAbbiamo incontrato Eden Pastora mentre stavamo lasciando San Juan del Nicaragua. Arrivava a fare un sopralluogo sul suo Rio San Juan.
Le sue foto all’interno dell’auditorium del Museo nazionale a Managua ci avrebbero poi raccontato le sue gesta proprio in quella stessa sala, allora assemblea del Parlamento del Nicaragua, l’11 agosto del 1978. Continua a leggere

Sandino vigila sulla città

La sagoma di Sandino si leva alta e imponente in cima alla Loma de Tiscapa. Quasi a proteggere tutto il suo Nicaragua. E da qui la vista è davvero “linda” come si dice in questi casi. È il verde il protagonista assoluto del panorama. Il traffico rumoroso e disordinato e nessuna regola urbanistica da quassù quasi scompaiono. Continua a leggere

Un pezzo di cultura e di storia al museo nazionale

Un pezzo di storia del Nicaragua lo si ritrova condensato nel Museo nazionale, di fianco alla vecchia cattedrale.  Costruito nel 1935 come palazzo del governo e poi luogo di cultura. La prima sala è dedicata alla natura e in particolare ai vulcani. Ce ne sono 22 e sono una grande risorsa economica anche se possono dare molti problemi. Continua a leggere

L’omaggio a Tomas Borge

Il primo maggio migliaia di nicaraguensi si misero in fila per l’ultimo saluto al comandante Tomas Borge. Ero a Managua proprio in quei giorni e questa di seguito è una piccola cronaca di quelle ore.

In migliaia in coda per rendere omaggio al comandante Tomas Borge. Il Nicaragua è in lutto e si prepara a un’imponente manifestazione con tanto di capi di stato per celebrare i funerali del fondatore del Fronte Sandinista.

La piazza della rivoluzione nel pomeriggio del primo maggio era invasa da tantissimi nicaraguensi. Continua a leggere

Le due Managua

“Il 23 dicembre 1972, quando avevamo già i regali sotto l’albero di Natale, alle due e mezzo di notte, arrivò una scossa di 7.5 gradi della scala Richter che distrusse la vecchia Managua“.
Henry ci ha guidato lungo un breve tour della capitale. Mentre ci spostavamo ha raccontato alcuni fatti storici recenti. Continua a leggere

Quinta tappa: da Granada a Managua passando da Leon

Partenza con sorpresa da Granada. “Aquì en 1851 viviò Giuseppe Garibaldi”. Una lapide su una casa proprio dietro la cattedrale ricorda il passaggio dell’eroe dei due mondi. Dalla capitale del turismo a quella universitaria con un passaggio a Leon Viejo completamente distrutta dall’eruzione del vulcano Momotombo nel 1610. Leon è davvero unica e originale. Da qui partirono le contestazioni studentesche che avrebbero portato alla rivoluzione. L’arte fu un elemento che contraddistinse quel periodo e lo si vede subito in giro per la città.

La ricchezza dell’arte

Il Nicaragua, oltre alle bellezze naturali, alle tradizioni, alla storia, al grande laboratorio politico e teologico degli anni della rivoluzione sandinista, è stato anche un fucina di progetti artistici.
Negli anni Ottanta nacquero tante iniziative e nel paese arrivavano artisti da ogni parte del mondo. Continua a leggere

Il sacrificio degli studenti

Il 23 luglio 1959 Erick Ramurez, Josè Rubì, Mauricio Martinez e Sergio Saldana caddero sotto i colpi della guardia nazionale.
“Gli studenti, come ogni anno, stavano manifestando. – Racconta Josè Eloy Sanchez Arguello, socio del Rio Indio Ecolodge e nostro accompagnatore nel tour. – Fino ad allora questa iniziativa era di burla, di gioco. Continua a leggere

Leon unica y original

leonLeon è un pezzo importante del Nicaragua. È autentica, orgogliosa della propria storia, delle tradizioni. A differenza di Managua qui si avverte una forte identità e la città si può vivere con maggiore serenità. Viene definita come la capitale universitaria per la forte presenza di atenei. Questo alimenta una ricca vita culturale. Continua a leggere

Leon Viejo, il Momotombo come il Vesuvio per Pompei

Sono passati cinquecento anni da quando, nel 1610, il volcan Momotombo ridusse in macerie tutta la città. Ci avevano già pensato i conquistadores spagnoli a seminare il terrore. Una violentissima eruzione diede il colpo di grazie distruggendo completamente la vecchia capitale.
Ci vollero oltre trecento anni perché le ricerche condotte dalla università Unan dessero il primi frutti. Continua a leggere