Ebbravi i miei BAF!! Indefessi cucinatori, esploratori dei limiti del (micro) cosmo, ma soprattutto onesti e aperti cronisti di questo viaggio. Grazie di esserci, con i vostri successi, che sono anche un po’ i miei, con i vostri flop, che aihimè sono anche loro un po’ i miei.. Non potevo sperare di meglio da voi, cioè che vi spingeste ai limiti vostri e della mia tecnologia.
Grazie Fran per la “condivisione del pane”. Meravigliosa la valutazione del risultato: “ehm, mah”. Solo in questo blog può esistere, ed avere un senso. Ok tento di venirti in aiuto, anche se l’emozione ti ha fatto un po’ tremare la mano e dalle foto non riesco a capire se le pagnotte sono lievitate correttamente o se sono rimaste al palo. A prima vista sono “cresciute” correttamente durante la cottura. Difficile stabilire cosa possa aver determinato quel divero grado di “asciuttezza” rispetto al tuo standard ideale, specie se hai sperimentato con varie farine. L’assisted Chef è tarato per la cottura ottimale di un impasto tradizionale. L’unico consiglio che ti potrei dare è di prolungare la cottura di qualche minuto (iniziando da 5) e di lasciar raffreddare le pagnotte prima di “aprirle” (almeno una buona mezz’ora, se non un’oretta). Puoi anche seguire la via del maestro Caffarri (vedi il suo post sul pane al sesamo), il quale ha ottenuto con Jet Chef dei risultati di alto livello.
Infine vorrei dirti che condivido la tua preferenza , e quella dell’intera Toscana, per il pane sciocco. In verità questo pane rappresenta la vetta della civiltà cucinaria. Il pane senza sale è la tela bianca sulla quale è imbastita l’intera opera di un pranzo. Ma anche di questo si può discutere.
Mi piacete, BAF, mi piacete!