Cari amici di “Blogger al forno”, tutto bene?
Lo so, avete visto la fotografia qui accanto e, senz’altro, state pensando che si tratta di una provocazione. Ma non è così, lo giuro.
Proprio l’altra sera, infatti, nello sfogliare in modo distratto il libretto di istruzioni del mio marchingegno magico (parlo dello Jet Chef di Lord Whirlpool, ovviamente), mi è caduto l’occhio su una riga identica a tante altre. Breve, discreta, striminzita.
Ma a un certo punto… Ohibò!
Cooosa? Sfornare un toast dal forno a microonde? Leggo bene? Sì, avevo letto proprio bene. Un attimo e la voglia di testare subito il mezzo per quello scopo mi ha preso con sé.
E questo, devo dirlo, nonostante la cena fosse già in archivio, il palinsesto notturno di Fox Crime fosse già più che lanciato e sebbene mi fossi già lavato i denti, pronto per una meritata ronfata.
Per aprire il frigo, recuperare il necessario e dare vita al mio toast delle due di notte mi sono serviti un paio di minuti; per infilarlo nel forno, girare due rotelle e tirarlo fuori come lo vedete qui sopra, quasi uno di meno. In proporzione – e con questa ultima nota rendo felice il mio dentista, una persona che mi è davvero… cara – dare una bella spazzolata alle mie zanne è stata un’operazione molto più lunga e complessa.
Ellery Queen – I denti del drago
Mondadori – Euro 8,00
All’inizio della grande depressione, si parla del 1929, due cugini ebreo-polacchi decidono di scrivere un romanzo poliziesco a quattro mani. E’ da questo fortunato sodalizio che nasce il personaggio di Ellery Queen, detective snob e raffinato reso davvero celebre soprattutto dal piccolo schermo. Uno dei suoi casi più famosi è proprio questo, ovvero “I denti del drago”. L’investigatore deve fare i conti con il testamento di un milionario eccentrico che ha disseminato le sue ultime volontà in una serie di strane clausole, indicazioni destinate a causare più guai di quelli scaturiti dai denti del drago ucciso da Cadmo, l’ero greco che fondò la città di Tebe.