Intervista a Andrea Nardinocchi: “A Sanremo tra “loop” e melodia”

AndreaNardinocchiUna canzone che ti rimane in testa come succede a quelle destinate a diventare una hit. Un volto semplice, quasi timido, ma misterioso e uno stile particolare che sembra unire testi melodici a suoni elettrici. Andrea Nardinocchi, classe 1986, bolognese, arriva sul palcoscenico dell’Ariston dopo aver conquistato il pubblico del web grazie al brano “Un posto per me”, uscito la scorsa estate.
Il suo è un sound particolare nato chissà come, quando all’età di 18 anni ha iniziato a interessarsi di musica, a inventare con la “loop station” e a “giocare” con la voce. A Sanremo arriva con un brano, “Storia Andrea Nardinocchiimpossibile” (accompagnato da Andrea Mirò come direttore d’orchestra) che rispecchia tutte queste caratteristiche. Del passato da sportivo in una squadra di basket in serie B, si porta dietro il fisico alto e magro che si muove e si snoda al ritmo dei suoi brani. Intanto è pronto il suo disco d’esordio dal titolo “Il momento perfetto”, 11 brani scritti da lui che si potranno ascoltare dal 14 febbraio (foto sopra).

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