Parte il nuovo progetto “Un’auto-ambulanza per Haiti”, la raccolta fondi avviata dai volontari di Abbiate Guazzone e destinata all’acquisto di una ambulanza per Mare Rouge, il pese nel nord dell’isola caraibica dove operano Don Giuseppe Noli e Don Mauro Brescianini. Dopo aver realizzato una scuola, una chiesa, un acquedotto, e con ancora tanti progetti in divenire, ora le due comunità si adoperano per ottenere un’ambulanza e anche Varesenews promuove e sostiene il progetto. (codice IBAN: IT57 D 05584 50580 000000004980, causale “Autoambulanza per Haiti”) Continua a leggere
Archivi autore: Manuel Sgarella
La biblioteca di Mare Rouge cerca libri e dvd in francese
È passata una settimana dal ritorno da Haiti, nella parrocchia di Mare Rouge, dove operano gli ex preti di Abbiate Guazzone (Varese). Ma come promesso non abbiamo abbandonato la situazione e rimarremmo in contatto con la parrocchia del paese haitiano. Ed ecco che abbiamo la conferma di una prima notizia, avuta da una delle ultime persone incontrate, il presidente della neonata biblioteca, Jupier Averdiau, che ha sede proprio al piano terra della casa parrocchiale. La biblioteca è già intitolata a Annie Huber ed è stata inaugurata da pochi anni. Ora il presidente lancia anche un appello: «Abbiamo libri in creolo e in francese, ma trovarli non è facile. Se qualcuno ci vuole aiutare, saremmo molto contenti, ci sarebbero utili anche libri scolastici di lingua francese. Oltre a traduzioni in francese di romanzi o saggi. La cultura è importante, anche qui a Mare Rouge e l’ampliamento della biblioteca è significativo per continuare a seguire i bambini della scuola e offrire loro nuovi orizzonti». Continua a leggere
FOTO – Haiti, la capitale tra caos e spazzatura ovunque
«I giornalisti che vengono qui pensano che Haiti sia solo la capitale». Sono parole di Etilius, l’uomo che l’altro giorno ci ha accompagnato in auto all’aeroporto per tornare in Italia. Riesco a scrivere dopo tre giorni di viaggio. Per raccontare quanto visto proprio in capitale.
Infatti, prima di prendere l’aereo, Etilius ha portato me e gli altri volontari a fare un giro in capitale, a Pourt-au-Prince, sottolineando che «non è molto sicuro andare in giro da solo per un uomo bianco».
FOTO – L’altra faccia di “bambini e taniche”
A vedere i bambini con le taniche non ci si abitua, ne abbiamo già parlato. È un loro compito e si è modificato con l’arrivo dell’acquedotto. Fanno meno strada e hanno tempo per andare a scuola. Ma c’è un risvolto che si comprende stando a Mare Rouge per qualche giorno. Durante una delle ultime passeggiate per il paese, ho assistito alle scene che vedete nelle foto, scattate nei pressi di una sorgente presente in una frazione dove non c’è l’acquedotto: bambini che giocano insieme per andare a prendere l’acqua, si bagnano, parlano, si rincorrono, giocano, ci prendono in giro, anche con le taniche piene. Anche se arrivano da lontano. Continua a leggere
Si riparte…
Oggi si lascia Mare Rouge. Domani si parte dall’isola di Haiti. Mi aspettano quasi tre giorni di viaggio insieme agli altri volontari. Otto ore di jeep per andare a Port-au-Prince, poi la notte in capitale e da domani tre scali in aereo. Si dice solitamente che si torna alla realtà. Ma quale? Non si possono trarre conclusioni ora. Se riesco, vedrò di raccontare anche qualcosa dalla città più grande dell’isola.
Il blog comunque proseguirà anche prossimamente, rimanendo in contatto con i tanti volti incontrati. Quelli di coloro che sono rimasti a Mare Rouge a cercare di cambiare la situazione. Li seguiremo e nei prossimi giorni pubblicheremo altre notizie raccolte in questi giorni, oltre a cercare di mantenere un filo diretto. Questo è il nostro modo per non abbandonarli e proseguire un percorso di inserimento comune. Anche con voi.
“Solo la coscienza del popolo può svegliare quella dello Stato”
«Lo Stato ad Haiti è assente, lo deve svegliare il popolo, solo così ottiene qualcosa»: Un incontro intenso quello con l’ex magistrato Feryl Silva. Una chiacchierata di quasi un’ora su Haiti e sulla sua esperienza come uno dei tre magistrati che per anni ha guidato il comune di Mol san Nicolà, cui Mare Rouge fa capo. La divisione dei compiti tra i tre magistrati (che si possono riassumere nella figura del nostro sindaco e giunta) è dovuta soprattuto alla grande estensione del territorio, dalla costa di Mol alle colline di Mare Rouge, dalla vegetazione della costa alla siccità dei monti. Un territorio enorme dove lo stato sembra proprio essere assente: non c’è coordinamento nelle costruzioni, non c’è controllo, polizia praticamente inesistente. Tutto viene lasciato alla buona volontà delle persone, soprattutto per fare comunità.
Giornalismo nel cestino, i volti del volontariato
Un altro spazio senza foto, volutamente. Ma questa volta senza volti e senza nomi. Chiamiamolo “chiacchere invisibili”. Sono quelle raccolte in questi giorni tra i volontari che stanno facendo questo grande lavoro di “inserimento” nel territorio, come lo chiama don Giuseppe. Non un aiuto, sottolinea lui, ma una immedesimazione con la popolazione, perché cresca da sola, accompagnata, ma forte. Sono volontari che non vogliono apparire, non rilasciano dichiarazioni ufficiali al giornalista che si è intromesso a far vedere il loro lavoro. Chi lo ha fatto si è sentito costretto e comunque ha accettato malvolentieri, più per amicizia che per altro. Continua a leggere
Come imparare un lavoro senza dover pagare i “boss”
Anche la formazione lavoro è un progetto che sta crescendo a Mare Rouge. È gestito dalla Parrocchia Sant’Anna ed è stato avviato circa un anno fa. I giovani non devono più pagare per avere lavoro e ricevono un piccolo stipendio dalla Parrocchia. Oggi il progetto segue circa 40 ragazzi che altrimenti starebbero tutto il giorno a far niente. Non è una semplice formazione. Per comprenderlo bisogna capire come funziona ad Haiti il lavoro per i giovani: se un ragazzo vuole imparare la professione (muratore, falegname, etc) deve andare da un “boss”, come vengono chiamati i titolari, e chiedere di imparare il mestiere. Questo però costa e il ragazzo: per imparare, deve pagare il boss. Continua a leggere
Il tempo ad Haiti non è lo stesso che in Italia
Il tempo ad Haiti non è lo stesso che in Italia. Me lo avevano detto in tanti prima di partire, ma non riuscivo fino in fondo a capire cosa si intendesse. Dopo due settimane su questa parte dell’isola si può dire tranquillamente che è vero: il tempo come lo vivono qui non è uguale al nostro. La giornata è più lunga, ma è anche più dilatata. Nessuno è mai puntuale: o è in anticipo di un’ora, o si è in ritardo. Continua a leggere
VIDEO – Il canto che unisce Haiti e Mantova
Nei mesi scorsi la comunità di Mare Rouge ha raccolto una importante somma per i terremotati di Villa Poma, avviando così un’unione tra le due realtà. Questo è il video di ringraziamento e saluto registrato coi giovani di Haiti che hanno così voluto rinsaldare il rapporto tra le due comunità. Quando mi hanno chiamato per registrarlo, doveva essere un semplice saluto. All’improvviso, però, hanno fatto partire un canto, il loro modo per esprimere se stessi, con ritmo e passione. Continua a leggere