La tanto attesa pubblicità. Me la ritrovo davanti mentre mangio, per caso. L’agenzia ovviamente ha di meglio da fare che mandarmi un reminder con scritto “Marco-san, da stasera potrai vederti xy volte al giono in tv. Grazie della tua onorevole collaborazione”. D’altronde sono talmente gentili, come da copione, che avrei potuto quasi non essere stupito, nel venir contraddetto.
Godo i miei pochi (30?) giorni di impercepibile celebrità collaterale.
http://home.tokyo-gas.co.jp/pa-cho/tvcm/m2009_13_b.html
Ero consapevole della famosa capacità giapponese di pubblicizzare potenzialmente qualunque cosa, oltre ogni ragionevole logica, quando sono arrivato.
Ma non avevo la minima idea del motore instancabile che ci sta dietro. Centinaia di agenzie. Piccole come uno sgabuzzino, o palazzi di diversi piani. Casting, provini, audizioni. Per reclamizzare uno scaldabagno, una zuppa, una rivista; un pò come da noi, ma alla centesima potenza. Sugli schermi, sui cartelloni, bocche spalancate, sorrisi tiratissimi; nell’acquisto l’estasi suprema, l’apice del sogno giapponese.
O almeno era quello che mi veniva da pensare quando il regista mi diceva di sorridere DI PIU’!, e di sembrare più eccitato (per l’incredibile fornello a gas)
– Aprite di più la bocca, più stupore!. CIAK!
ahahahah! Grande Marco, quella maglietta poi è fantastica!!