¡De tapas en todo el mundo sin salir de Lavapiés!

“ Mangiare tapas in tutto il mondo senza uscire da Lavapiés! ”.

È questo lo slogan adottato dagli organizzatori del Tapapiés: un’ iniziativa già sperimentata l’anno scorso, che unisce la tradizione spagnola delle tapas alla caratteristica peculiare del quartiere di Lavapiés, la multiculturalità.

Quest’anno ognuno dei  47 locali partecipanti ( l’anno scorso erano 31! ) ha proposto una tapa alla modica cifra di un euro, con la possibilità di aggiungere, con un euro in più, una bottiglietta da 20 cl di birra Estrella Damn, sponsor del Tapapiés.

Le tapas erano più degli assaggi, ma io e i miei amici abbiamo trovato l’iniziativa così originale e divertente, che alla fine ne siamo usciti tutti sazi e soddisfatti!

Purtroppo non siamo stati tra i fortunati che nei primi giorni sono riusciti ad aggiudicarsi la mappa con indicati tutti i locali con le corrispettive tapas, né tantomeno le tesserine con i codici per votare la tapa migliore: sì, perché delle 56 tapas, di cui 23 di nazionalità diverse e 15 di province spagnole,  alla fine sarà eletto un vincitore!

Ancora non si sa quale sia stato il locale con la tapa più votata di quest’anno;  l’anno scorso ha vinto La Otra Casa, con la sua specialità Doblez De Berenjena.

A me è piaciuta molto la Ovni Noruego, del locale La Inquilina: una tartina di salmone affumicato, formaggio cremoso con noci, salsa di soia e sesamo!

Link:

sito iniziativa: www.tapapies.com

edizione 2012: http://www.tapapies.com/template2012/plano.pdf

edizione 2011: http://www.tapapies.com/index2011.jsp

 

 

Autumn in Madrid…

La vita frenetica di questa città che non dorme mai, mi ha fatto quasi dimenticare di quanto sia affezionata ai colori dell’autunno.

Ogni stagione ha il suo perché, ma per me l’autunno è decisamente quella più pittoresca, oltre che meravigliosamente nostalgica.

Adoro camminare per strada e accorgermi di come ogni giorno, quasi per magia, cambia quel paesaggio che fino ad un mese prima sembrava immutabile.

Il tempo è inesorabile e, se avessi aspettato un ancora un po’, avrei potuto perdermi una giornata perfetta, che descrivesse esattamente il paesaggio che stavo cercando.

Così, avendo come complici una giornata di sole e una macchina fotografica, ho pensato che andare al Retiro fosse il modo migliore per godermi questo spettacolo della natura, in silenzio.

Ho trascorso più di tre ore passeggiando per i vialetti alberati del parco, meravigliandomi per qualsiasi piccolo dettaglio che scoprivo.

Avrò modo di soffermarmi sul Retiro, suoi suoi monumenti e sui suoi incantevoli paseos più avanti. Oggi lascio spazio alle foto: le immagini, si sa, in certe situazioni sanno essere più eloquenti delle parole!

EPA (Espacio Polivalente Autogestionado): il Patio Maravillas

Ho scoperto un posto dietro casa che mi piace moltissimo. Si chiama Patio Maravillas e, come si può intuire dal titolo, è uno spazio polivalente autogestito, in cui si possono svolgere moltissime attività culturali e sociali.
L’ho conosciuto per caso, passandoci davanti mentre andavo a fare la spesa.
Pensavo che da quel palazzo entrasse e uscisse davvero troppa gente.
Così un giorno ci sono entrata per curiosare: al piano terra, sulla destra, ho trovato una stanza dove si raccolgono pezzi di biciclette per crearne nuove. Non sono mai stata appassionata di biciclette, ma ho sempre trovato l’idea di ricreare cose da materiali di riciclo semplicemente geniale. Seguendo i suoni delle voci e della musica che arrivavano dall’altro lato, mi sono poi ritrovata in una stanza piena di gente allegra, in un ambiente informale, come piace a me!
Mi sono presa una caña con dei ragazzi che già conoscevo e non sono più tornata fino a questa sera, quando mi sono decisa ad esplorare quel palazzo che tanto mi incuriosiva, insieme ad alcuni ragazzi che come me erano già stati al Patio.
Ho davvero trovato ciò di cui avevo più bisogno in questo momento: corsi di fotografia, coro, yoga, teatro e lingue GRATIS! Ci sono anche assemblee in cui si parla di economia, società ecc.
Insomma, come poteva non piacermi un posto così??
Ho trovato un modo per fare ciò che più mi piace e che mi tiene impegnata quando non ho lezione, a due passi da casa, senza spendere un centesimo!
Ma la cosa ancora più simpatica è stata trovare gente di ogni età ai corsi.
In Italia sarebbe fantascienza: la gente sopra i 40 anni ne starebbe alla larga, quelli più avanti con l’età lo classificherebbero unicamente come “posto per drogati”.
Invece no, è stupendo e ci tornerò spessissimo!
Tra l’altro, fanno anche da mangiare e per la modica cifra di 1.50 euro mi sono mangiata una tortilla da leccarsi i baffi!

Erasmus al capolinea?

Ormai questo fatto è sulla bocca di tutti: il programma di mobilità per studenti europei che ha riscontrato maggiore successo nel nostro continente potrebbe fermarsi qui, proprio nell’anno in cui si celebra il suo 25° anniversario.
Pensare che forse sarò una degli ultimi studenti a cui è stato dato questo “privilegio”, dovrebbe farmi pensare a quanto sia fortunata, invece mi riempie di rabbia.
Il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, ha ammesso che si stanno esaurendo le risorse finanziarie per questo progetto. Certo, c’è crisi: è sempre questa la motivazione per tagliare sulla cultura e su tutto ciò che ci può arricchire umanamente.
E il problema si fa ancora più grave se si considera che gli studenti che prenderanno una borsa di studio nel secondo semestre del 2012-2013 potrebbero non ricevere finanziamenti a sufficienza. Si parla del prossimo semestre!!
Dopo nemmeno due mesi a Madrid, alle prese con tutte le maledette procedure burocratiche (proprio per inviare entro la scadenza quei documenti che servono per la borsa UE ), ritrovarmi davanti a questa prospettiva mi ha lasciata a dir poco allibita.
230 euro non bastano per pagarsi l’affitto a Madrid (nemmeno per la metà dell’affitto), ma di certo avere a disposizione 230 euro in più fa comodo.
Partire con la sicurezza di avere un generoso salvadanaio e scoprire durante quest’esperienza che forse questa certezza non c’è più, è più una presa per i fondelli che d’altro.
Studenti universitari, siamo nelle mani del commissario al bilancio Lewandowski, che il 23 Ottobre presenterà una proposta in materia al Consiglio Europeo.
Si pensa all’Europa unita, ma se questo ennesimo taglio sarà attuato, a breve verrà negata una delle opportunità più concrete per crescere e vivere da europei, per potersi sentire davvero europei!