Ancora proteste e manifestazioni sotto il cielo di Madrid, proprio in concomitanza con quelle di Piazza Syntagma ad Atene. Ieri il coordinamento “25-S” , gruppo di attivisti creato online e ispirato a quello americano di Occupy Wall Street, è riuscito a mobilitare migliaia di persone (6.000 secondo la Delegazione del Governo) per chiedere le dimissioni di quei Parlamentari colpevoli di aver accettato le pesanti norme di austerity imposte dall’Europa per salvare le banche spagnole.
Quella che era iniziata come una manifestazione pacifica, si è trasformata verso le 19 in guerriglia urbana e la tensione tra forze dell’ordine e manifestanti è arrivata al punto tale che le notizie da Madrid hanno avuto risonanza su tutti le più importanti testate giornalistiche mondiali.
Gli scontri più violenti hanno avuto luogo in Plaza Neptuno, sede del Congresso, la quale è stata assediata per qualche ora. La risposta della polizia è stata immediata, con cariche e proiettili di gomma sparati contro la folla. Il bilancio finale è stato di 64 feriti, 27 dei quali poliziotti, e 35 arresti. E mentre oggi il Ministro dell’Interno appoggia la polizia, affermando che sarebbe stata costretta ad intervenire contro una “violenza estrema” attribuita ai manifestanti, IU e PSOE denunciano l’impiego sproporzionato delle forze dell’ordine.
Dall’altra parte, gli esponenti di 25-S, che hanno denunciato la presenza di poliziotti in borghese nel corteo, hanno deciso di convocare un’altra manifestazione il 29 settembre. Oggi, il giorno dopo la manifestazione, tutto o quasi è tornato alla normalità. Come a luglio, quando ebbi modo di raccontare un altro momento “caldo”, la tensione sale al massimo nel corso della manifestazione, per poi tornare tutto a posto. La cenere però è calda e la miccia è pronta ad esplodere nuovamente alla prossima occasione.