La pioggia ha portato un po’ di allegria. Purtroppo è durata solo poche ore, ma tanto è bastato per cambiare faccia al paese e portare un nuovo sorriso sui volti delle persone di Mare Rouge. Il panorama cambia letteralmente con la terra arida che diventa rossa e compatta, mentre tutto il resto intorno diventa come un gioco, soprattutto per i bambini, dalle grondaie alle pozzanghere. Ecco le foto scattate durante questo vero evento. Continua a leggere
Piove! Via le scarpe
A piedi nudi nell’acqua, per assaporarla, per sentirla. Finalmente è arrivata la pioggia. Dopo più di un mese un temporale passeggero di qualche ora ha letteralmente cambiato il volto di Mare Rouge, del panorama ma soprattutto delle persone. Anche per noi, nella casa parrocchiale, dove si stava razionando l’acqua per lavarsi. La popolazione l’aspettava soprattutto per i campi, per quella terra ormai troppo arida dove anche le poche coltivazioni di caffè e di patate stavano soffrendo.
Sono uscito a fare un giro per vedere sotto l’acqua intorno a me. Non nascondo il piacere di sentire l’acqua sulla pelle. E il pensiero mi è andato a quante cisterne ci vorrebbero per tenere più tempo più acqua possibile. Una strada impraticabile. Continua a leggere
Sulla chiesa spunta la croce illuminata
A Mare Rouge non si rimane mai senza far nulla. I volontari che sono qui in questo periodo, sono rimasti bloccati per qualche giorno per via di materiale elettrico che deve arrivare. Nell’attesa è spuntato un nuovo super lavoro: l’illuminazione notturna della croce sul tetto della chiesa, non solo simbolo di fede, ma punto di riferimento per gran parte della comunità di Mare Rouge.
Roberto, Antonio e Alessio si sono dati da fare per rendere autonoma l’illuminazione: due pannelli solari, due strisce di led e delle batterie. Collegamenti pronti, ma come arrivare fino alla croce e agganciare cavi e luci? Ed ecco che, tra un po’ di peripezie, arrangiandosi come in qualsiasi casa, i “nostri” armati di scale e buona volontà hanno portato a termine l’impresa. E ieri notte l’accensione ufficiale.
FOTO – L’artigianato locale a Jean Rabel
Bambole, borse, quadri, dipinti, oggetti con materiale riciclato. Sono solo alcune delle cose che producono le 25 donne di Jean Rabel che fanno parte dell’atelier di suor Natareth e suor Rose. Hanno avviato questa iniziativa in contemporanea ai corsi di pittura e il successo è stato immediato: il ricavato serve a dare uno stipendio alle donne che lavorano e a finanziare i molti progetti delle due suore, a partire dalle iniziative per le scuole. Ecco le foto del tour nel loro atelier. Continua a leggere
It’s Raining! Away with shoes
Il pleut! Enlevez vos chaussures!
Tremper les pieds nus dans l’eau, pour mieux savourer ce moment, pour la sentir. La pluie est enfin arrivée. Après plus d’un mois, un orage passager de quelques heures a complètement changé le panorama de Mare Rouge, mais surtout le visage des personnes. Continua a leggere
“Imparare l’arte per risollevarsi”
Suor Nazareth e suor Rose sono due suore di Jean Ravel, il comune che si trova a un’ora di jeep da Mare Rouge. Sono andate a trovarle oggi, dopo aver visitato l’ospedale con Madda. Ci hanno accolto e offerto il pranzo. Anche loro si stanno impegnando notevolmente nell’aiuto alla popolazione, da anni. Non con assistenzialismo, bensì organizzando e coinvolgendo la popolazione su più livelli. «Noi le aiutiamo a trovare quella parta di sé che si possa esprimere, l’arte, anche così possono risollevarsi» raccontano. Continua a leggere
FOTO – L’ospedale di Jean Rabel
Jeanel ha 31 anni, è venuto in ambulatorio questa mattina a Mare Rouge (Haiti). Deve farsi curare in ospedale, ma deve farsi ore di cammino e soprattutto pagarsi le cure in una struttura che non ha nemmeno la corrente per tutto il giorno. In queste foto le immagini dell’ospedale di Jean Rabel, che ho visitato questa mattina, immagini di una struttura in pessime condizioni, ma che, per la situazione della zona, è il meglio che si può ottenere. Continua a leggere
Un ospedale per 250mila persone, con corrente per mezza giornata
Può esistere un ospedale con la correte elettrica per mezza giornata e senza il macchinario per fare le radiografie? Sì ed è operativo a Jean Ravel (Haiti), un comune a un’ora di Jeep da Mare Rouge. Ci sono andato questa mattina accompagnato da Madda, l’aiutante della parrocchia che si occupa dei disabili. Mi ha fatto conoscere il direttore dell’ospedale, Blanchè, e insieme abbiamo fatto una visita della struttura. Con gli occhi di un europeo la situazione è drammatica per diversi motivi: è l’unico ospedale di tutto il nord-ovest di Haiti, serve 250mila abitanti, non ha alcun sostegno economico dallo Stato e i pazienti devono pagarsi le cure. Sottolineo, con gli occhi di un europeo è una situazione drammatica, ma la gente del posto ringrazia di avere un ospedale, anche se per raggiungerlo ci vogliono ore di cammino. Continua a leggere
FOTO – I volti del canto
Abbiamo raccontato come qui a Mare Rouge si canti in ogni momento. La casa parrocchiale è il ritrovo di coloro che vogliono preparate i canti per la festa di domenica. Si incontrano tutti i pomeriggi, sono una cinquantina di persone dirette ogni giorno da un “maestro” diverso. Sono canti di fede, canti che fanno dimenticare la fame. Ecco i loro volti. Continua a leggere