Tre mesi di Polonia tra alluvioni, elezioni e Mondiali di calcio

Ragazzi,dopo tre mesi di permanenza qui in Polonia posso dire di averne viste davvero di tutti i colori!

Prima il Presidente Kaczyński che“decide”di morire in Russia … già“decide” perché,a quanto si evincerebbe dall’analisi della scatola nera,la voce fuori campo che ordina ai due piloti di compiere l’atterraggio nonostante le condizioni proibitive sarebbe proprio quella del compianto Presidente.

Il mese scorso,causa maltempo,mezza Polonia viene immersa dall’acqua, la Vistola sembra impazzita una quindicina di morti e ingenti danni ovunque! Il mio quartiere è rimasto diverse volte senza la corrente elettrica perché la furia delle acque ha danneggiato le centraline o,addirittura, come è successo il 23 maggio,ha divelto i pali della luce.

Un paio di settimane fa, una nuova ondata di piena fa rivivere a tutti gli abitanti lungo gli argini,il rito del riempimento e della sistemazione dei sacchi di sabbia davanti alla porta di casa. Il turbinio delle scure acque che travolge nuovamente tutto,anche se con una foga meno irruente della prima volta, lascia dietro di sé fango e acquitrini che con il caldo diventano l’habitat ideale della famigerata zanzara tigre!

Sembra veramente il susseguirsi delle sette piaghe d’Egitto!

Io personalmente abitando lontano dal fiume e oltretutto al quarto piano, non sono stata colpita dalle inondazioni, ma la mia personale”piaga” è arrivata con l’inizio dei Mondiali di calcio.

I miei colleghi, frustrati dal fatto che la squadra biancorossa non sia nemmeno riuscita a qualificarsi, monitorano costantemente  la gli italiani e i commenti piovono impietosi su di me che ho serie difficoltà ad accettare critiche da parte di chi ha perso 6 a 0 con la Spagna in un’amichevole … così partono le litigate da “bar sport”anche se meno vivaci e colorite rispetto agli italici dibattiti!

L’aspetto più doloroso di tutta la situazione,però, non è dover arrampicarsi sugli specchi per trovare spiegazioni in merito ai due pareggi risicati, non è vedere i tuoi amici tifare contro la squadra del tuo Paese e nemmeno accorgersi di aver speso una fortuna per comprare un cocomero gigante dal sapore disgustoso e quindi impossibile da offrire agli ospiti accorsi ,più che per vedere con te la partita, per vedere “l’italiana” che impreca davanti alla tv (pare che sia una vera attrazione). Il dolore più intenso in assoluto è dato dal fatto di non poter seguire la telecronaca in italiano poiché rai International non la trasmette e il sito rai.it non permette di vedere le trasmissioni in diretta fuori dal territorio nazionale. Ciò significa 90 minuti di commenti negativi,critiche e descrizioni fredde e distaccate dell’accaduto! Mai avrei pensato di dirlo,ma mi manca Caressa!

Nel frattempo,fra un sacchetto di sabbia e una litigata per un fuorigioco evidente, siamo arrivati a domenica 20 giugno,giorno stabilito per le elezioni anticipate del nuovo Presidente polacco.

Il clima politico è completamente diverso rispetto a quello italiano:niente accuse infamanti,niente “colpi bassi” fra i candidati e,soprattutto,dibattiti elettorali ordinati e senza insulti o tafferugli in studio. I candidati siedono ordinati e serissimi davanti alle telecamere,uno accanto all’altro,alle domande del moderatore rispondono in maniera pacata e professionale,rispettando i tempi a loro disposizione. Devo ammetterlo,abituata alla  nostra politica, tutto mi sembrava irreale e stranamente tranquillo.

I cittadini dovevano scegliere fra una decina di candidati tra i quali i favoriti erano tre:

Bronisław Komorowski, attuale Presidente del Parlamento (letteralmente Maresciallo del Sejm)e pertanto reggente della carica presidenziale in questo periodo.Uomo dall’avventurosa e interessante vita politica,esponente del Partito democristiano “Piattaforma Civica”, viene spalleggiato dal leggendario Lech Wałęsa,sì proprio il coraggioso elettricista di Danzica che osò sfidare, su finire degli anni ’70, il Regime Comunista.

Jarosław Kaczyński,ex Primo Ministro nonché fratello gemello del defunto Presidente. Anch’egli inizia la sua carriera politica in Solidarność,  fino a diventare,sempre con il fratello Lech, Segretario di Stato durante il governo Wałęsa. A seguito di forti dissapori con quest’ultimo (i gemelli lo accusano non solo di estrema clemenza con gli ex comunisti,ma di essere stato a sua volta un agente segreto infiltrato da parte del governo di Mosca),i due decidono di creare il PiS,”Partito di Diritto e Giustizia”, per il quale Jaroslaw si presenta a queste elezioni.

Il movimento è caratterizzato da uno spiccato conservatorismo, un estremo patriottismo che spesso cade nel  Nazionalismo e da una forte indisposizione nei confronti dei “vicini”, antichi dominatori, Russia e Germania. A mio parere l’intera sua campagna elettorale è stata spesso incentrata sul pathos mosso dalla tragica morte del fratello.

Ultimo della rosa (anche in ordine di preferenze) è  Gregorz Napieralski, su di lui purtroppo non posso darvi molte informazioni, è l’esponente dell’Alleanza della Sinistra Polacca, coalizione che riunisce diversi partiti della Sinistra.

I risultati del 94% dei seggi, già questa mattina ,profilavano la situazione:l’affluenza alle urne ha superato di poco il 50%, nessuno dei candidati ha raggiunto il quorum,quindi Komorowski (leggermente in vantaggio) e Kaczyński si affronteranno direttamente al ballottaggio che si terrà il 4 luglio.

Vedremo cosa accadrà,nella speranza che le tribolazioni siano finite!