Sant Joan (pronunciato San Giuán, stile dialetto varesino), ovvero la notte del 23 Giugno, è in Catalunya una delle notti clou dell’anno. Approfittando del fatto che il 24 è festa, si da il benvenuto all’estate con la tradizionale Verbena de Sant Joan. Le spiaggie si riempiono di migliaia di persone con le loro immancabili bottiglie di intruglio portato da casa, i bar sul mare rispolverano i set da dee-jay notturni e in molti angoli delle strade ardono i faló che si spera possano bruciare con loro le cose negative degli ultimi 12 mesi.
Il copione, perfettamente rispettato dal sottoscrittto anche quest’anno, prevede normalmente una cena in casa con gli amici, conclusa dall’immancabile Coca di Sant Joan. Nonostante il nome e quello che possiate pensare, la Coca è una torta dolce di cui esistono infinite versioni (con crema, pinoli, frutta, etc…) e la cui presenza sulla tavola é imprescindibile.
È così che si omaggia la notte più corta dell’anno, che spesso finisce alle 7 di mattina (sarà per il fatto di essere corta?) e con le spiaggie strapiene di immondizia che il servizio di nettezza urbana fa sparire in pochi minuti per rendere la zona accessibile in matttinata.
Non si può non citare l’incidente che ha fatto sì che la Verbena di quest’anno venga ricordata più di altre. In un paese poco fuori Barcellona, Casteldefells, 13 ragazzi tra i 18 e i 26 anni sono stati falciati da un treno lanciato a 140 km/h mentre attraversavano i binari del treno per andare in spiaggia a celebrare la notte con gli amici. Tremendo.