Il sistema della politica in Italia è come un padre impazzito che comincia a spendere in modo forsennato per regali e regalini per riuscire a conquistare l’amore dei suoi figli poiché ha smarrito la via maestra della sua autorevolezza e carisma. L’amore che il padre compera è speculare al consenso che l’amministratore cerca per restare in sella, per salvaguardare il suo potere, la sua poltrona e i suoi privilegi. La competizione dunque si fa sleale e chi più offre più potere conserva. Il sistema si corrompe e diventa marcio al suo interno. Non è più possibile agire diversamente poiché chi dispensa favori è più eleggibile di chi cerca di governare con autorevolezza, attenzione e rigore. La saggezza non paga, paga invece la scorciatoia. Ma questo lo si sapeva. Quello che invece sembra una novità è che questa modalità diventa sistema, i partiti sono una macchina per rastrellare soldi pubblici che vengono distribuiti senza controllo e senza una giustificazione legata al bene comune. Il denaro pubblico diventa mattoni per costruire la propria visibilità. Continua a leggere