Ma ci stanno prendendo per i fondelli?

Adesso viene il bello, Brunetta si siederà di fianco a Fioroni, Mauro a discutere con Giovanardi, Franceschini a negoziare con La Russa, Ravetto a convincere Barca…… e mi fermo qui. Va bene che la politica è l’arte del compromesso, ma non esageriamo. Che cosa potranno mai fare tre visioni del mondo così distanti e conflittuali sedute allo stesso tavolo? Prendere decisioni? Ma su cosa? E quali decisioni? Non sono riusciti fino ad oggi neanche a cambiare la legge elettorale figuriamoci governare la crisi. Sarà ancora tempo perso, tempo prezioso, perché la gente perde il lavoro, gli esodati si suicidano, le famiglie scivolano nella povertà, e le imprese chiudono definitivamente, desertificando il tessuto produttivo. L’Italia avrà il governo dei veti incrociati, incapace di prendere qualsiasi decisione significativa per il proprio popolo. sordi

In tutti i paesi, l’alternanza tra fazioni opposte, liberisti e socialdemocratici, serve ad applicare ricette che affondano le proprie radici in visioni del  mondo che per loro natura non sono conciliabili. Stato o mercato? Liberismo o socialdemocrazia? Uguaglianza o disuguaglianza? Pagare le tasse tutti o solo i lavoratori dipendenti? Lottare contro la corruzione oppure cavalcarla?

Ci vuole ancora molta pazienza ad essere italiani, però che almeno ce lo si dica che ci stanno prendendo per i fondelli.

Surreale, piuttosto surreale.

Per fortuna l’Italia è piena di ingenui perché altrimenti questa politica non potrebbe sopravvivere alle proprie bugie, codardie e omertà neanche un giorno di più. Il parlamento sembra un carrozzone di confusi più che un consesso di saggi condottieri della patria.orologi Oggi, Berlusconi saluta Napolitano come il salvatore della patria (leggasi che spera che lo salvi dalle patrie galere) quando fino a ieri era anche lui un comunista e ha tolto l’appoggio proprio ad un governo Napolitano e che domani mattina dovrà farne uno proprio uguale a quello che lui ha  furbescamente delegittimato. Bersani chiede aiuto a Napolitano sapendo che l’unico governo possibile è quello che lui ha cercato di evitare da oltre due mesi. Monti cerca legittimità da Napolitano quando lui è il primo che gli ha disobbedito “salendo in politica” schiavo com’è della propria ambizione. testeE Grillo grida al colpo di Stato quando l’attuale stato delle cose dipende anche dalla sua intransigenza e rifiuto a trovare un accordo di governo con le forze affini del Pd. Sembra di abitare in quadro di Salvador Dalì, dove gli orologi colano dalle credenze o in uno di Magritte dove le teste non trovano più i loro corpi.