Dare da bere agli assetati

Personalmente dubito molto sulla capacità di questo governo di prendere decisioni di politica economica che siano incisive, efficaci e risolutive. Ho già detto il perché in un altro commento spiegando che due visioni opposte e contrapposte non possono condividere le ricette di politica economica.

Oggi l’unica soluzione possibile è dare soldi ai ceti medio-bassi, a coloro che con duecento euro in più di reddito, escono di casa e vanno a fare spese, bisogna sostenere le pensioni minime, che si trasformano in domanda di beni italiani, detassare il lavoro intervenendo sul cuneo fiscale. Dove si trovano questi soldi? Si fa “deficit-spending”, negoziandolo con l’Europa, dicendo loro: “appena l’economia riprende, riprenderemo il rigore di bilancio” e contestualmente si rivede la spesa improduttiva della pubblica amministrazione, si lavora su una più equa redistribuzione del reddito con una patrimoniale e soprattutto si lotta contro bere agli assetatil’insopportabile scandalo dell’evasione ed elusione fiscale attraverso  l’incrocio tra informazioni sul reddito e sul patrimonio che i sistemi informatici possono arrivare a fare in tempi brevi. Lasciamo perdere la propaganda sull’IMU che non solo non risolverebbe nulla, ma rischia di aggravare ancora di più le cose. Per far questo però ci vuole un governo autorevole che mira al bene del paese e non un governo che mira a far crescere il consenso. La differenza è grande e purtroppo decisiva.

Totally correct

Questa è coerenza: Berlusconi che vuole comperarsi il consenso ipotecando il futuro dei nostri figli. Ecco la quintessenza del berlusconismo risvegliato dopo mesi di sonno forzato. “Vi pago con il vostro futuro, voi mi date il consenso per l’ennesima volta e io vi restituisco l’Imu che Monti (grazie  a me) vi ha prelevato”.  Poco importano le conseguenze. Al di là del fatto che la sua credibilità è pari a zero, il significato di questa equazione è semplicissima: non importa come la pagheremo questa promessa – se in termini di un’ulteriore acuirsi della crisi, di instabilità nel contesto internazionale, di attacchi finanziari o di rischio di fuoriuscita dalla zona euro, etc. – l’importante è avere il potere con la p maiuscola e poter disporre delle leve che gli impediscano di andare  a rispondere delle sue malefatte davanti alla giustizia e di tutelare il suo patrimonio personale. Siamo arrivati al parossismo.  Ma se da una parte da uno come Berlusconi potevamo aspettarcelo, quello che dovremo verificare nei prossimi giorni è su quanti italiani, questa proposta farlocca farà effetto. Se le percentuali crescono allora significa proprio che non abbiamo speranza e non ci resta che migrare in qualche paese più civile, dove esiste ancora un’idea di bene comune, di progetto sociale per il futuro, di nozione di politica con la p maiuscola e una qualche forma reale di solidarietà. Buon viaggio a tutti.