Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Forse non siamo più abituati in Italia ad avere un’opposizione da molti lustri. Sebbene in modo colorito, eccessivo, sgangherato e un po’ folcloristico – amplificato da un web sconcio che non nasconde nulla e dà la parola proprio a tutti, anche a coloro che non sanno perché parlano, -l’Italia scopre che i parlamentare del movimento cinque stelle cominciano a fare un’opposizione degna di questo nome. Di fronte a questa nuova creatura che nasce con vagiti e urla assordanti, il sistema delle alleanze comincia a scricchiolare mostrando la vecchiezza dei suoi modi e costumi. Ne sono un esempio la “ghigliottina” della presidente della camera che sembra essere una reazione eccessiva di nervosismo ma anche lo scandaloso incontro Renzi-Berlusconi sulla legge elettorale che assomiglia molto alla vecchia pratica democristiana di Forlani e Craxi.
Non Beppe Grillo o Casaleggio, che muovono i fili per i loro interessi, ma un gruppo di parlamentari mossi da spirito civico, imparano la lotta civile per il bene comune e non si fermano davanti a nulla mostrando di non avere timore reverenziale per i navigati potenti che si sono ramificati nei gangli delle istituzioni. La stampa ci ricama perché deve vendere la propria merce al mercato dei lettori, ma forse la presenza di persone pulite che hanno voglia di lottare potrebbe essere il segno che qualcosa comincia a cambiare.
La nascente opposizione contrasta in modo netto con gli ultimi gesti disperati del miliardario di Arcore lasciando nell’ombra un partito democratico che si sta democristianizzando. Questa immagine si cristallizza mostrando il nuovo e il vecchio e, come spesso accade, i sommovimenti veri innescano restaurazioni alimentate dalla paura di perdere i privilegi acquisiti. Quello che manca nello scacchiere è una sinistra vera, che rappresenti le istanze dei lavoratori, dei pensionati, dei giovani, dei disoccupati e delle imprese che si modernizzano. Prima o poi qualche soggetto si renderà conto di questo vuoto e lo riempirà. Allora forse l’Italia avrà passato il suo periodo di quarantena berlusconiano e potrà rimettersi in cammino con dialettiche vitali fondate su progetti e idee a confronto. Stiamo a vedere….