Napolitano poteva uscire di scena marcando in modo indelebile il suo settennato, benché costituito da molte luci e qualche ombra. Però in questo finale di partita, spaventato forse dall’incomunicabilità delle tre minoranze uscite dalle urne, ha nominato una rosa di “esperti” che assomiglia molto di più alla raccolta di figurine dei dinosauri. Nessuna figura di alto profilo, nessun giovane, nessuna donna, nessuno che rappresenti la discontinuità. Due gruppetti di profilo dubbio, la cui maggioranza siede nell’agorà della politica da quasi mezzo secolo e ha goduto di privilegi e vantaggi in tutto silenzio. Molti fanno riferimento proprio a quei partiti che non riescono a trovare la via di uscita e non potranno che partorire altre mostruosità come è stato per la legge elettorale detto “porcellum”. Di compromesso in compromesso, franeremo verso il basso profilo fino a far emergere la rabbia degli italiani in modo netto ed esplicito. Passo falso caro presidente, che per il solo fatto di aver rimosso il signor B. dalla presidenza del consiglio, gode la nostra eterna stima, ma il coraggio – che nessuno sembra avere in questa fase, neanche Grillo – non doveva mancare proprio a lei.