Vengo svegliato dal rombo delle auto del Rally dei Laghi, che oramai una volta all’anno funestano il fine settimana mettendo a rischio anche l’uscita dal cancello di casa. Poco importa se a me non piacciono i rombi, le auto, le gare e tutto l’universo della velocità. Provo a pensare a questa montagna, il “Sasso del Ferro” e il “Monte Nudo”, popolato di animali che vivono in pace in un ambiente prealpino idoneo, forse ancora incontaminato. Ci sono cervi, caprioli, volpi, cinghiali, tassi e scoiattoli, falchi poiane e sparvieri. Come vivranno questa due giorni di rumori e invasione? Spaventati? Disorientati? Allarmati? Fuggiranno, cercheranno angoli di bosco tranquilli, lontani dal rumore? Attenderanno pazienti la fine del circo e riprenderanno il loro spazio di vita dalla domenica sera? Un trauma certo, uno sconvolgimento che non interessa a nessuno. Così, come la poiana infastidita, anche io me ne vado e mi allontano da qualcosa che in realtà mi sfugge, che non riesco a capire, che non mi appartiene. Loro a nord ed io a sud, lasciamo sfogare i cavalli dei motori in attesa che il fine settimana finisca. Del resto tutti hanno diritto a divertirsi e ognuno sceglie quello che meglio gli piace. Ma domani, per fortuna è lunedì anche per il falco pellegrino.