Pochi sanno che per i nicaraguensi ci sono due Managua. Quella vieja, prima del terremoto del 1972 e quella nuova. La visita alla città ha previsto un passaggio al museo nazionale, dove venne istituita anche la camera ardente per Tomas Borge, e poi alla loma de Tiscapa.
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Quinta tappa: da Granada a Managua passando da Leon
Partenza con sorpresa da Granada. “Aquì en 1851 viviò Giuseppe Garibaldi”. Una lapide su una casa proprio dietro la cattedrale ricorda il passaggio dell’eroe dei due mondi. Dalla capitale del turismo a quella universitaria con un passaggio a Leon Viejo completamente distrutta dall’eruzione del vulcano Momotombo nel 1610. Leon è davvero unica e originale. Da qui partirono le contestazioni studentesche che avrebbero portato alla rivoluzione. L’arte fu un elemento che contraddistinse quel periodo e lo si vede subito in giro per la città.
Quarta tappa: da Corn Island a Granada
Sveglia presto e partenza in elicottero. L’ultimo viaggio con questo straordinario mezzo che ci ha permesso di scattare centinaia di foto. Facciamo una tappa a Bluefields per fare rifornimento di carburante. Da lì si vola subito a Granada che si offre subito dall’alto con le sue belle chiese. Ci aspetta Gioconda che ci farà da guida lungo le isolette e la città. La città è ricca di storia a partire da quella della famosa “ruta de l’oro”.
Terza tappa: da San Juan del NIcaragua a Corn Island
Il sorriso e il portamento di Vernon si coniugano bene con l’immagine del Rio Indio ecolodge.Lo lasciamo a malincuore perché è una struttura davvero unica nel suo stile.
La mattina era iniziata con un lungo tour tra la laguna e il rio San Juan. Una breve tappa per vedere da dove partono alcune attività e poi via verso la nuova meta.
Lungo la strada tra il molo e l’aeroporto ho incontrato Eden Pastora, il mitico Comandante zero. Due parole, un abbraccio e si parte in direzione di Corn Island. Il volo sopra le due isole ci ha permesso di vedere la bellezza del mare caraibico.
Seconda tappa: coast to coast, da San Juan del Sur a quello de Nicaragua
Bus, traghetto, pulmini, elicottero e barca. Oggi non ci siamo fatti mancare niente in fatto di mezzi di trasporto. Terra, cielo e acqua hanno scandito il tempo e lo spazio di una giornata intensa e affascinante.
Sveglia e partenza da San Juan del Sur con direzione Ometepe.
L’isola, con i suoi due vulcani (Concepcion e Madera) è splendida. Ancora di più se vista dall’alto.
Gli elicotteri e una natura fantastica sono stati protagonisti di una giornata indimenticabile.
Solentiname e poi il rio San Juan hanno chiuso questa seconda tappa del nostro tour.
Primo giorno: da Managua a San Juan del Sur
Dopo ventiquattro ore le luci, i colori e anche i sapori del Nicaragua cominciano a farsi conoscere.
La prima giornata scorre serena lungo un itinerario fatto prevalentemente di bellezze naturali e dell’operosità degli artigiani nicaraguensi.
La prima tappa è stata il vulcano Masaya. La visita al cratere è stata affascinante e lui, con la sua “bocca dell’inferno”, non ci ha delusi. Sbuffava con i suoi fumi e il suo gas.
Subito dopo una sosta al mercato artigianale di Masaya. Il tempo per un piccolo shopping e poi il pranzo in uno dei locali tipici di Catarina, nota per lo splendido Mirador sulla laguna de Apoyo.
Da lì abbiamo proseguito lungo la Panamericana fino a San Juan del Sur, dove si alloggia al Pelican Eyes, un resort da favola aspettando di veder dall’alto la baia in tutta la sua bellezza.