Adesso viene il bello, Brunetta si siederà di fianco a Fioroni, Mauro a discutere con Giovanardi, Franceschini a negoziare con La Russa, Ravetto a convincere Barca…… e mi fermo qui. Va bene che la politica è l’arte del compromesso, ma non esageriamo. Che cosa potranno mai fare tre visioni del mondo così distanti e conflittuali sedute allo stesso tavolo? Prendere decisioni? Ma su cosa? E quali decisioni? Non sono riusciti fino ad oggi neanche a cambiare la legge elettorale figuriamoci governare la crisi. Sarà ancora tempo perso, tempo prezioso, perché la gente perde il lavoro, gli esodati si suicidano, le famiglie scivolano nella povertà, e le imprese chiudono definitivamente, desertificando il tessuto produttivo. L’Italia avrà il governo dei veti incrociati, incapace di prendere qualsiasi decisione significativa per il proprio popolo.
In tutti i paesi, l’alternanza tra fazioni opposte, liberisti e socialdemocratici, serve ad applicare ricette che affondano le proprie radici in visioni del mondo che per loro natura non sono conciliabili. Stato o mercato? Liberismo o socialdemocrazia? Uguaglianza o disuguaglianza? Pagare le tasse tutti o solo i lavoratori dipendenti? Lottare contro la corruzione oppure cavalcarla?
Ci vuole ancora molta pazienza ad essere italiani, però che almeno ce lo si dica che ci stanno prendendo per i fondelli.