Il complesso di sudditanza dagli U.S.A.

E’ vero, abbiamo perso l’ultima guerra mondiale e le forze anglo-americane hanno dato per questo un importante contributo di vite umane per liberarci dal nazi-fascismo. Non potremo che esserne eternamente grati. Ma dov’è il limite di questa infinita gratitudine? Prendo spunto dalla porcheria che il comitato per la Coppa America di vela ha compiuto in questi giorni cambiando le regole in corso d’opera e spiazzando il team italiano di Luna Rossa capitanato dall’imprenditore Patrizio Bertelli. Una vera vigliaccata che spiazza il team italiano che con grande dignità se ne esce dal circo della prossima edizione della Coppa America. Peccato! Ma può essere uno stimolo per riflettere brevemente su questi ultimi vent’anni e sul comportamento degli Stati uniti d’America nel mondo. I diversi interventi di guerra in medio-oriente sono stati un disastro costruiti o sulle menzogne (armi di distruzione di massa) oppure fatte senza alcune prospettiva del dopo, lasciando più incertezze e instabilità di quanto ce ne fosse prima.coppa america

E si è poco  parlato delle responsabilità della “grande crisi economica” 2007-2015 che sta ancora affliggendo molti paesi occidentali, ma un responsabile c’è e ha un nome e cognome  e questi sono proprio gli stati uniti d’America. Il binomio Alan Greenspan-George Bush ha prodotto delle mostruosità nella finanza liberalizzando e permettendo ingegnerie di prodotti finanziari molto spregiudicati. Questo ha dato vita ad un corso economico fondato sull’azzardo, la liquidità in eccesso e le scommesse che ha portato al disastro dei mutui sub-prime e alla più grande crisi economica che il mondo abbia conosciuto forse di entità pari a quella del 1929.bush_greenspan.gi.top

Tempo è venuto che almeno se ne parli, che ci si renda conto che ancora siamo sotto gli effetti del new-deal: leggiamo romanzi statunitensi, le sale cinematografiche sono inondate di film “americani”, mangiamo MacDonald e ci illudiamo che quello stile di vita sia quello della libertà e dei sogni. L’Europa un po’ si è svegliata, l’Italia, da perdente, un po’ meno. Quel tipo di capitalismo predatorio, estremo, finanziario sta volgendo al termine, ha fatto più danni di quanto abbia creato benessere e ora, come un impero decadente sta lasciando lentamente lo spazio ai grandi colossi emergenti come la Cina, l’India, il Brasile e la Russia. Non sappiamo come saranno gli anni a venire nel mondo ma almeno il dominio unico degli Stati Uniti d’America dovrebbe finalmente terminare.