Appello al PD: arrendetevi!

Arrendetevi al fallimento epocale, agli errori di lettura della realtà e alle ricette adottate. PD, progressivamente, da Veltroni a Bersani, passando da D’alema su su fino all’apoteosi di Renzi e ora i suoi figliastri Calenda e Martina. Siamo realisti: avete via via abbracciato il modello capitalistico finanziario, avete adottato la logica neo-liberista. Anzi, a vostro discolpa possiamo dire che avete capito che non c’era alternativa nel gestire la cosa pubblica: o si adottava lo schema neo-liberista oppure sarebbe stato impossibile governare. Questo è il vulnus più grave. Il potere e la vertigine di poterlo gestire, vi ha risucchiato in un vortice che ha centrifugato i valori della social-democrazia e vi ha lasciato come scheletri di una nuova destra che non assomiglia a nulla e a nessuno, perché parlate di sinistra avendo dimenticato cosa veramente voglia dire. Avreste dovuto denunciare fin dall’inizio che le logiche in Europa sono informate dal mercato, dalla finanza che decide il destino dei paesi, dalle banche d’affari, che se amiche aiutano, se nemiche distruggono (ricordate la Grecia e le recenti parole di Juncker?). Ma non lo avete mai fatto! Suvvia, la fascinazione del potere vi ha reso miopi e avete abdicato al cuore dei valori della sinistra. Adesso fate tenerezza, quando non suscitate una rabbia profonda nel popolo di sinistra (che ancora esiste, seppur smarrito). Fate tenerezza quando volete raccogliere le firme per un referendum contro una delle rare “cose” di sinistra come la legge per l’aiuto alla povertà estrema. Vergognatevi! E poi l’attacco alla costituzione di Renzi-Boschi, servi di qualche cattivo suggeritore della city londinese o potentato finanziario o agenzia di rating. Non ce l’avete fatta e avete sbagliato, ripetutamente, avete perseverato. Ma al posto di prenderne atto e dimettervi, gareggiate al vostro interno, come in un circolo per soli maschi che gioca al bridge per chi gestisce il funerale di una forza politica che un tempo aveva cuore e anima. Bisogna attendere la CGIL di Landini per sentire parole come lavoro, ambiente, pensionati, giovani, redistribuzione della ricchezza? Allora prendete cappello e ombrello e andate ad occupare gli spazi lasciati liberi dal tramonto dell’imprenditore di Arcore, felicemente neutralizzato politicamente da chi la costituzione ancora la sa leggere, interpretare ed applicare. Lì c’è spazio per i moderati che ancora credono che il mercato, lasciato libero di agire crea piena occupazione. Nulla di male nel credere alle favole, ma fatelo nel luogo deputato e lasciate libero uno spazio che avete usurpato, con ingenuità e ignoranza, piuttosto che con dolo e cattiveria, questo si ve lo concediamo!