Già inizia la sesta settimana di università: incredibile!
Sono di buon umore perché sono finalmente riuscita a partecipare attivamente alla discussione dei compiti di matematica nel nostro “gruppetto di studio”. Credo che il mio tedesco stia silenziosamente migliorando, per fortuna.
Del resto qui l’italiano lo parlo poco, e non me ne lamento: è stata una piacevole sorpresa vedere con quanta facilità si faccia amicizia tra studenti, e essere straniera non è stato per nulla un problema.
Meno male, perché solo avendo degli amici si può sopportare la lontananza da casa, dalla mia grande famiglia, dai miei amici di sempre, dai paesaggi stupendi che circondano la nostra Varese.
La mia vita qui è molto intensa, al primo posto ci sono chiaramente le lezioni, ma poi c’è anche il tempo per andare a correre in compagnia, per occuparsi dell’appartamento, per cucinare con i miei coinquilini (specialità tedesche e italiane a turno). E poi Erlangen è una città viva, dove da qualche parte c’è sempre qualcuno che fa festa (anche se noi, poveri studenti di Nanotecnologie, dobbiamo puntare presto la sveglia, perché abbiamo lezione al mattino tutti i giorni alle 8.15).
Devo dire che mi sto abituando anche a cose come il cibo della mensa (preoccupante!) e il tempo atmosferico (nonostante al mattino, appena sveglia, ancora guardi fuori dalla finestra, nella speranza di scorgere un raggio di sole..). Ma in cambio di un professore che dedica alcune ore extra ai quattro o cinque che non hanno fatto molta chimica al liceo, ci si può anche abituare a certe cose!
Ora vorrei raccontare della «Lange Nacht der Wissenschaften» (La lunga notte delle scienze) che sabato scorso ha trasformato Erlangen e la vicina Norimberga in un laboratorio scientifico (ma non solo) aperto a tutti.
Protagoniste sono state naturalmente l’università, con i suoi ricercatori e anche i suoi professori, e la Siemens. I trasporti pubblici per l’occasione hanno funto da navette che collegavano le varie attrazioni scientifiche.
Ce n’era davvero per tutti i gusti: conferenze sulla fisica dei quanti, laboratori di biochimica, test psicologici, addirittura un “Nanotruck” (un camion dedicato alle Nanotecnologie!). Una buona parte degli eventi era dedicata inoltre alla medicina (infatti a Erlangen l’ospedale e le varie cliniche occupano un posto di rilievo). Ma l’evento più popolare in assoluto è stata la “Zaubervorlesung” (e cioè la “Lezione di Magia”) di “Magic Rudi”…il quale altri non è che il mio professore di chimica!
È un mito tra gli studenti, ma la velocità supersonica con cui si sono esauriti i posti nelle sale dove ha fatto il suo spettacolo dimostrano che anche tra i bambini e gli adulti è molto popolare. Lo show si basava su trucchi di «magia chimica», che Rudi alle volte mostra anche a noi durante le sue lezioni. Proprio oggi, per esempio, ha inspirato dell’elio, per mostrarci il buffo cambiamento della voce che ne deriva (sì, è proprio il gioco che si fa alle feste di compleanno, con il contenuto dei palloncini!), e poi un’altra sostanza (il SF6), che rende la voce molto profonda -infatti si è messo a cantare “What a wonderful world” 🙂