Indiana Jones per un giorno!

Avete voglia di trasformarvi per un giorno in uno dei più famosi avventurieri del cinema internazionale, per scoprire angoli nascosti e mete sperdute, ma senza andare troppo lontano?palazzo estense
Allora Domenica 9 giugno alle 14.30, organizzata dal Palace Grand Hotel Varese è la giornata che fa per voi: un tour a piedi tra insospettabili palazzi del centro storico di Varese, teatri, cinema dimenticati e piazze scomparse.
Punto di partenza, il rinomato Palazzo Estense, sede dell’attuale Comune di Varese e arrivo presso l’Antico Caffè Bosisio, che nei suoi sotterranei custodisce ancora antichi macchinari nascosti.

In collaborazione con l’Agenzia del Turismo della Provincia di Varese.
Visita guidata gratuita, posti limitati, prenotazione obbligatoria.
PER CHI VUOLE: “Cena Liberty” a pagamento (29 euro per persona).
Pacchetto soggiorno “Sentiti Liberty” (199 euro per coppia).

Il Palace tra i Locali Storici

E il Palace Grand Hotel di Varese raggiunge un’altro traguardo importante da inserire nel suo curriculum: quest’anno infatti è stato inserito nella “Hall of fame” de Locali Storici d’Italia, anche perché compie 100 anni, quindi, più storico di così!!

Ma capiamo meglio di cosa si occupano i Locali storici d’Italia:
i Locali storici d’Italia sono un’associazione culturale senza scopo di lucro, che si prefigge, attraverso iniziative culturali, turistiche ed editoriali, la valorizzazione e la tutela dei più antichi e prestigiosi locali, tra cui, alberghi, ristoranti, trattorie confetterie, pasticcerie, grapperie, caffè letterari, ecc, che hanno almeno settant’anni di vita e sono stati protagonisti o artefici di pagine della storia d’Italia attraverso gli avvenimenti di cui sono stati protagonisti e i personaggi che li hanno frequentati. L’Associazione ha anche il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per cercare di evitare che ne vengano cancellate attività e memorie come, in passato, accadde ad altri simboli della storia italiana. L’Associazione nasce nel 1961, ed è stata costituita ufficialmente nel 1976 dal giornalista Enrico Guagnini e da Angelo Pozzi, ed è oggi sostenuta da nuovi soci che desiderano mantenere viva la tradizione anche ai giorni nostri.

 

Cento di questi giorni!

Gran BalloL’evento più atteso dell’anno è finalmente alle porte: Sabato 11 Maggio alle ore 20.00 il Palace Grand Hotel di Varese darà il via ai festeggiamenti del suo tanto atteso Compleanno dei 100 anni!
Quella sera infatti il Grand Hotel Palace propone una serata unica per far vivere la magia di un vero Gran Ballo, proprio come quando venne inaugurato nel 1913.
Un appuntamento esclusivo ed emozionante con un menu prelibato creato ad hoc dalla nostra chef, musiche e spettacolo dal vivo di balli d’epoca.

Numerosi inoltre saranno gli ospiti illustri invitati alla serata dal mondo dello sport, della musica e della cultura.
Insomma…un’occasione che capita solo una volta ogni 100 anni!

Evento a pagamento (100 euro per persona). É richiesto l’abito da sera.
Posti limitati, prenotazione obbligatoria.
PER CHI VUOLE: pacchetto soggiorno “100 di questi giorni” (399 euro a coppia)

Chi era Piero Chiara?

Per tutti gli appassionati della lettura, ma soprattutto della scrittura, ecco un‘iniziativa che fa per voi: Palacento, in occasione del centenario del Grand Hotel Palace di Varese, in collaborazione con l’Associazione Amici di Piero Chiara, ha istituito un premio per la narrazione dal titolo “SUITE 303, sogni incontri e misteri di una notte liberty al Palace Grand Hotel Varese”.

Ma andiamo a scoprire di più sull’autore varesino:
Piero Chiara nasce nel 1913 a Luino, da papà Eugenio e da mamma Virginia. Durante la sua infanzia studiò, non certo con diligenza e costanza, in diversi collegi religiosi e solo nel 1929 ottenne il diploma di licenza complementare e in verità completò la propria formazione culturale da autodidatta. Dopo aver trascorso un periodo viaggiando per l’Italia e la Francia, nel 1932, più per accontentare i familiari, trovò un impiego nella magistratura come “aiutante di cancelleria”. Nel 1936 si sposò ed ebbe un figlio e dopo la breve chiamata alle armi, fu costretto a fuggire in Svizzera (1944) in seguito a un ordine di cattura emesso dal Tribunale Speciale Fascista. Finita la guerra, Continua a leggere