Addio Mike

mikeÈ morto un grande protagonista della storia delle televisione. Mike Bongiorno aveva 85 anni e si è spento a Montecarlo, colpito da un infarto. La sua carriera, che ha attraversato oltre 60 anni di tv, non era certo finita: aveva appena firmato un contratto con la tv satellitare Sky per riportare sul piccolo schermo una nuova versione del “Rischiatutto”, programma che la Rai aveva utilizzato, insieme a Lascia o raddoppia, gli anni del boom economico. I suoi programmi hanno sicuramente contribuito a creare quell’unificazione linguistica dell’Italia, nonostante le numerose gaffe che lo hanno reso celebre e che ancora vengono citate da giovani e anziani. Indimenticabile, oltre al consueto “Allegria” del quiz Superflash, il classico “Ahiahiai Signora Longari…” (che ancora oggi non si sa se sia verità op leggenda).  Senza dimenticare come spesso i suoi programmi siano stati utilizzati dal cinema per indicare il periodo storico in cui si svolgeveno le storie raccontate, da Fantozzi a Totò.

Americano di nascita, Juventino da sempre, forte antifascista, è stato sicuramente un grande precursore della tv, con forte intuito per i programmi a cui lui stesso ha dato il successo. Non è sempre rimasto con “Mamma Rai”: dopo qualche esperimento in diverse reti, nell’82 passò alle reti di Berlusconi, sposando l’idea televisiva del Cavallerie e divenendone grande amico, fino a ricoprire la carica di vicepresidente di Mediaset. Negli ultimi anni un altro grande sodalizio: Fiorello da quasi dieci anni ne è divenuto amico grazie a simpatici e ironici spot pubblicitari, che contribuirono anche a ridare simpatia al personaggio Mike. Un’amicizia, quella con Fiorello, che dopo la scelta del giovane show-man di rifiutare le avance di Berlusconi e scegliendo invece Sky, aveva portato alla rottura definitiva con Mediaset. Tanto da pensare a nuovi progetti per la tv satellitare. Programmi che, purtroppo, non vedremo più.

Ora Youtube sarà preso d’assalto per vedere il collage di gaffe di Mike. Situazioni che hanno sicuramente, grazie alla sua autoironia, contribuito non poco a creare il grande presentatore, sempre originale e intelligente nelle proprie scelte.