L’altro giorno un amico mi ha detto che non condivide che io abbia scritto che non ci siano fiction italiane “belle”.
Quella stessa sera mi sono imbattuto in un recente serial americano. Non tra i più conosciuti, non i solidi “modelli” (seppur inimitabili) del Dr.House o Csi o Lost o Gre’s Anatomy. Ma un più modesto Boston Legal. Serie con protagonisti degli spregiudicati avvocati: il taglio cinematografico la fa da padrone, niente lungaggini, pochi tempi morti, dialoghi veloci e dinamici, riprese sempre in movimento, trame che affrontano temi e dibattiti sociali.
Tutto il contrario della nostra fiction. Dove le contraddizioni sono messe il bando, l’originalità dei personaggi è stereotipata secondo modelli nazional-popolari, i colpi di scena non sono nemmeno svolte narrative. In Bosto Legal , dove attori come James Spader dominano la scena con il loro carisma, tutti i personaggi hanno la loro pazzia, a volte grottesca, ma sempre con uno sfondo di umanità non banale che li rende reali nel loro distacco cinematografico .
In Italia, è vero, c’è anche della buona fiction. Poca. Molto poca. Oltre al già citato Montalbano, ci sono le fiction recentemente create da Sky, su tutte Romanzo criminale e la splendida, scorretta e irriverente sitcom Boris. Il resto della produzione Rai e Madiaset è la solita minestra di buonismo, retorica, luoghi comuni. A parte il recente Tutti pazzi per amore, dove gli autori hanno cercato di dare un proprio “piglio” personale alla serie .
Tutto il resto è solo propaganda, dove il cinema non ha niente a che fare con questo tipo di senso dell’immagine. Mentre negli Stati Uniti e in Inghilterra (basti pensare al serie Hustle, con protagonisti simpatici e ideologici imbroglioni) sono i serial televisivi che fanno da traino al cinema, in Italia non si può nemmeno dire che sia il contrario, considerando la scarsa considerazione dei prodotti di qualità nostrani.
1) Boston Legal con il capitano Kirk è una serie IMPRESCINDIBILE 🙂
2) Continuo a pensare che ci siano fiction italiane carine, ma è vero che quelle di Sky sono una spanna al di sopra delle altre (almeno tecnicamente).
3) Non possiamo accontentarci delle fiction americane e dire che loro sono più bravi, perché non tutte qui possono funzionare. Vedi i risultati inferiori alle aspettative di Desperate Housewives sui canali Rai: le fiction americane sono belle, ma servono anche fiction italiane belle, nelle quali le casalinghe italiane possono rivedersi. Il vicinato all’americana qui non esiste, ad esempio. Insomma, in Spagna vedendo Desperate Housewives si sono inventati una cosa come Mujeres, fantastica. L’Italia invece di scimmiottare o guardare con invidia e scoraggiamento, dovrebbero fare lo stesso.
Gli italiani hanno fatto, come in Spagna, una fiction scimmiottando Desperate Housewives. Il risultato è Amiche. Inguardabile. Una prima puntata quasi decente. Il resto solo imitazione malriuscita. E non è un fattore di soldi, di economica. Una puntata di una serie americana, in media costa un milione di euro. Da noi circa un terzo.
Ma Sky, con la produzione di Boris (non Romanzo criminale che è costato sicuramente di più) ha dimostrato che con coraggio si può abbattere il malcostume del buonismo e della retorica. Anche a basso costo. Solo con delle buone idee. E negli ultimi anni l’Italia ne ha avuto davvero poche, creando invece uno stereotipo, spesso antipatico.
Ok ma io parlavo bene di Mujeres. Si vede che è una produzione low cost, ma è di qualità, tanto che dietro c’è Almodovar. Più che soldi, servono buone idee (e coraggio). Il coraggio si trova dimenticando l’invidia, e provando a fare qualcosa di nuovo… in linea di massima direi che siamo d’accordo!
va bene. possiamo essere d’accordo! Serono le idee, non il servilismo! 🙂
Boston Legal è mitica, un mix perfetto tra comicità e tecnica legale.
Purtroppo è solo,dalla 3 serie, sul digitale terrestre e in America l’hanno chiusa alla 5 serie.
hai ragione. ma lo scandalo vero e che non la passino nella tv free! Non esiste solo il Dr. House!